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Nuovo Salesi a Torrette,
cantiere aperto a giugno 2018

ANCONA – La Regione finanzia il pediatrico, il nuovo Inrca e l’ospedale di Fermo mettendo 81 milioni di euro a bilancio. Ospedale dell’Aspio e nuovo materno-infantile dovrebbero vedere il taglio del nastro nel 2020

Il rendering del nuovo Salesi

di Emanuele Garofalo

Nuovo Salesi e nuovo Inrca, la Regione ci mette i soldi, adesso il traguardo per il taglio del nastro è il 2020. La Regione finanzia l’edilizia sanitaria di Ancona e Fermo con 81 milioni, possono partire i cantieri del pediatrico e dell’istituto di ricerca della terza età all’Aspio. La ripresa del cantiere dell’Inrca era già stata anticipata nelle scorse settimane (leggi l’articolo), ora i lavori dovrebbero iniziare martedì 25 luglio, puntando alla conclusione dei lavori tra la fine del 2019 e gennaio 2020. Il nuovo Salesi invece fissa le prime tappe: appalto a gennaio 2018, inizio lavori a giugno, quindi circa 2 anni e mezzo di cantiere per poter realizzare la nuova sede del pediatrico e lasciare il vecchio immobile di via Corridoni. Il nuovo Salesi a Torrette era già negli accordi tra Spacca e Sturani del lontano 2006, considerato già inadeguato e fatiscente 10 anni fa. Circa 14 anni dopo, il nuovo pediatrico dovrebbe diventare realtà. Sono questi gli impegni presi dal governatore Luca Ceriscioli, sono queste le “ingenti iniezioni di risorse” nella sanità al centro della contestata variazione di bilancio da 242 milioni approvata martedì in Consiglio regionale tra le proteste dell’opposizione (leggi l’articolo). In particolare, 81 milioni vanno per nuovo Inrca, nuovo Salesi e nuovo ospedale di Fermo. “Grazie ad un lavoro straordinario svolto dagli uffici della regione – commenta il presidente Luca Ceriscioli – sono riusciti ad affrontare diverse problematiche legate proprio ai procedimenti amministrativi. Siamo usciti da una condizione di paralisi che abbiamo ereditato per la nuova progettualità in edilizia sanitaria. Gli appalti infatti erano stati oggetto di provvedimenti di sospensione e in qualche caso di annullamento da parte del giudice amministrativo. Una priorità per la regione che ha chiuso i contenziosi già alla fine del 2016. Opere strategiche per il territorio e per i servizi ai cittadini, nati tanti anni fa e che per renderli innovativi, anche dal punto di vista sanitario, sono stati oggetto di adeguamenti”.

L’ospedale Salesi in via Corridoni ad Ancona

Salesi – Per quanto riguarda il nuovo Salesi a Torrette, l’importo totale dei lavori è di 40,4 milioni di euro per un investimento finanziario complessivo di 50 milioni di euro (22,3 dallo Stato e 17,6 da parte della regione Marche). E’ previsto un ulteriore finanziamento Stato-Regione di 10 milioni di euro. La gara per l’affidamento dei lavori nei primi mesi del 2018, consegna cantiere prevista a giugno, durata dei lavori stimata (dipenderà dall’offerta in fase di gara) da 2 anni a 2 anni e mezzo. Quattro piani dedicati solo al pediatrico, da costruire nell’area dell’attuale camera mortuaria di Torrette, indipendenti dal resto della cittadella sanitaria, ma collegati all’ospedale regionale attraverso un tunnel sotterraneo e una “camera calda”, il punto di snodo tra il pronto soccorso generale per adulti e il pronto soccorso pediatrico, che saranno collocati uno di fronte all’altro. All’esterno, colori pastello e aree verdi. Ecco come sarà il nuovo Salesi. Al suo interno non ci saranno Ginecologia, Ostetricia, Terapia intensiva neonatale e il centro nascite, trasferiti in via permanente al sesto piano dell’ospedale regionale. Il nuovo Salesi non sarà più un materno-infantile dunque, ma esclusivamente dedicato ai piccoli degenti, non più diviso in reparti, ma secondo criteri moderni in base alle intensità di cure crescenti, dal seminterrato fino al terzo piano. Al livello “zero” seminterrato la diagnostica, con 1.850 mq dedicata alla diagnostica per immagini, Tac, radiologia interni e esterni, quattro sale ecografiche, due risonanze magnetiche, studi medici e di refertazione, 400 mq per la broncoscopia, oltre ai locali per le associazioni di volontariato, magazzini e spogliatoi per il personale. Al piano terra ci sarà l’ingresso principale, affacciato sul lato dell’eliporto, con 920 mq di ambulatori, il pronto soccorso pediatrico di 1.700 mq (affacciato invece sul lato dell’ospedale regionale), con la sala d’attesa da 100 sedute e il box Triage, il Day Hospital da 10 posti letto, l’angolo allattamento, lo spazio ristoro, servizi con fasciatoio, baby park, Cup e reception. Al primo piano, le degenze: Pediatria Generale con 15 posti letto più 8 di area sub intensiva, Neuropsichiatria Pediatrica per 12 posti letto, Oncoematologia per 21 posti letto e spazi dedicati anche per i genitori dei pazienti. All’ultimo piano, il blocco operatorio con 4 sale operatorie, Malattie Infettive, Chirurgia Pediatrica di 13 posti letto, Day Surgery e una Terapia Intensiva Pediatrica da 7 posti letto, ricavata grazie al trasferimento del centro nascite.

Rendering del nuovo Inrca dell’Aspio

Inrca – Per il nuovo Ospedale di Osimo – Inrca l’importo totale dei lavori è di 52,8 milioni di euro per un investimento finanziario di 79,5 milioni con importo a carico dello Stato di 39 milioni e a carico della regione di 40,4 milioni. La consegna dei lavori è prevista entro 25 luglio. Il nuovo contratto sottoscritto con l’azienda CMC, i lavori dureranno 870 giorni, dunque gennaio 2020. La struttura avrà tre funzioni: ospedale di rete di Osimo, Camerano e Loreto, nuova sede dell’Inrca di via della Montagnola di Ancona, ospitando sia il geriatrico sia la sede dell’agenzia di ricerca sulla terza età, infine si dovrà sostituire all’ospedale regionale di Torrette per gli interventi chirurgici non urgenti della città di Ancona. Tutto nello spazio di 50mila metri quadri di superficie, 250 posti letto in stanze doppie e singole, in grado di ospitare dai 13 mila ai 14 mila ricoveri all’anno, sei sale operatorie, oltre un piano tecnico interrato, spazi per l’atterraggio dell’elisoccorso e parcheggi. L’ospedale sarà diviso in tre sezione: la degenza (9 mila mq), la ricerca biomolecolare (5 mila mq) e la piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (10.550 mq). A questi spazi vanno aggiunti i servizi generali sanitari e non sanitari, come uffici, magazzini, cucina, mensa e bar per un totale di 10.800 mq, i locali per ambulatori (4.500 mq), il pronto soccorso e gli spazi per il pubblico da 4.400 mq.

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