Prima gli abbracci e le strette di mano nel negozio di Marina, poi di nuovo la commozione, un nodo che ti stringe la gola, gli occhi quasi lucidi, non esibiti per discrezione. A distanza di 6 mesi dalla tragedia del Rigopiano, dove hanno perso la vita sua sorella ed il marito Dino di Michelangelo, Giuseppe Serraiocco vuole guardare avanti senza dimenticare il passato. Lo fa per Samuel, il nipote, il bimbo di 7 anni della coppia. Tutta la famiglia sta cercando di aiutarlo a superare il dolore della perdita del genitori, riempiendo le sue giornate di gesti affettuosi. “Per questo motivo vogliamo ringraziare tutti gli osimani, i commercianti del centro storico per quello che anche loro stanno facendo per Samuel. Lui è la nostra forza” dice Giuseppe insieme a sua moglie Martina.
Anche loro stanno per diventare genitori e Samuel aspetta questa cuginetta “come se fosse la sua sorellina”. Oggi pomeriggio gli zii del bambino sono arrivati ad Osimo con altri parenti per ringraziare di persona chi è entrato nel negozio di Corso Mazzini, aperto per il terzo Venerdì di Luglio e la penultima ‘vendita del cuore’ dai negozianti amici di Marina (leggi l’articolo).
“Samuel è stato promosso e a settembre frequenterà la seconda classe della Primaria a Chieti Scalo.- raccontano orgogliosi- Appena sarà possibile vorremmo riportarlo anche ad Osimo. Non è più tornato qui dopo la tragedia, però continua a mantenere viva l’amicizia con i compagni della scuola d San Paterniano. Alcuni sono anche venuti a trovarlo a Chieti”. Il bambino non parla di quello che è accaduto “ma ne è consapevole e ricorda molto la mamma ed il papà – aggiungono gli zii – Noi vogliamo che continui a farlo perché non deve dimenticare quella parentesi felice della sua vita. Allo stesso tempo vorremo vederlo felice ora ed in futuro. Cerchiamo di coinvolgerlo in tante attività anche fuori dall’orario scolastico, di farlo divertire, di sorridere insieme a lui. Per questo vogliamo ringraziare di cuore Osimo, quanti continuano a restarci accanto, i commercianti che si sono prodigati per far riaprire il negozio di Marina. Marina stessa avrebbe ringraziato, anzi ringrazia tutti perché la sua presenza qui si sente ancora forte”.
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