Via libera a maggioranza all’affidamento a un gestore unico, la multiutility pubblica Multiservizi e Ecofon, del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Così ha deciso ieri pomeriggio l’assemblea dei Comuni dell’Ata 2 (leggi l’articolo), riunita alla Zipa di Jesi con 30 sì su 45, pari al 68,83% degli aventi diritto al voto. Sui 38 presenti (il 91,82%), Jesi, Fabriano, Falconara, Belvedere Ostrense, Monsano hanno ribadito il loro no; Castelbellino, Mergo, Rosora si sono astenuti mentre erano assenti Camerata Picena, Cerreto d’Esi, Chiaravalle, Monte San Vito, Morro d’Alba, Ostra Vetere, Poggio San Marcello e Serra San Quirico.
E’ passata la linea strategica di Ancona e Osimo supportata da Senigallia e Filottrano e la gran parte dei Comuni della provincia di Ancona, spaccati solo in parte nella Vallesina e su Castelfidardo. Soddisfatta la presidente Ata, Liana Serrani che ricorda come il “piano si svilupperà in 14 anni ma le due società avranno 90 giorni di tempo, entro il 30 novembre quindi, per la costituzione della società consortile. Poi si andrà avanti collateralmente con il piano d’ambito cercando di superare la frammentazione sia orizzontale tra pubblico e privato, che verticale perché ogni attività non ricomprende lo stesso numero di procedure, c’è ad esempio chi gestisce tutto il ciclo dei rifiuti, dallo spazzamento al conferimento e chi solo una parte. Questo ci permetterà di avere una raccolta dati più omogenea da riversare poi nella costruzione del piano d’ambito che è ancora in itinere. Nel contempo, se si troveranno modalità operative con il piano, più economiche ed efficienti, si potrà implementare da subito nei Comuni. Se invece avessimo optato per una gara, avremmo dovuto attendere l’espletamento di tutto l’iter della procedura per il contratto di appalto. Quando si fa un capitolato fino alla scadenza non si può più toccare nulla. Bisogna attendere la conclusione”.
Ma la convenienza dell’operazione, secondo la Serrani è riposta anche e soprattutto nei numeri. “Porterà 66 milioni di investimento al territorio – ricorda la presidente dell’Ata e della provincia di Ancona – e di questi tempi non sono pochi. Inoltre creerà un indotto. Credo che sia stata anche un bel risultato politico perché si è riusciti alla fine a trovare una sintesi tra tante diverse visioni. Ci si è lavorato per mesi ma alla fine il progetto è stato ampiamente votato da quasi 2 terzi dell’assemblea”.
L’operazione inoltre salvaguarda i lavoratori di settore. “Con il contratto collettivo di comparto saranno tutelati tutti gli operatori – conferma Liana Serrani- mentre i diversi amministrativi delle diverse aziende non avrebbero avuto un passaggio così assicurato. Invece con l’acquisizione dei vari servizi da parte di Multiservizi e Ecofon ora verranno tutelati anche questi posti di lavoro. Il piano finanziario prevede la copertura di 616 posti di lavoro, ma è ampiamente capiente perché abbiamo considerato un costo unitario medio sovrastimato di 84.000 euro. Certo ora sta alla collaborazione di tutti gli amministratori di vigilar eper seguire l’evolversi di tutta l’operazione”.
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