Il prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto, ha presieduto ieri la riunione sulle problematiche di gestione dell’accoglienza dei migranti, aperta a tutti i prefetti della Regione Marche, con la presenza del presidente regionale Anci, Maurizio Mangialardi e del Responsabile immigrazione dell’Anci Emma Capogrossi, nonché dei Vertici provinciali delle forze di polizia. “Il prefetto D’Acunto – si legge in una nota diramata alla prefettura d’Ancona – ha sottolineato l’importanza del lavoro finora svolto d’intesa con Anci Marche nell’obiettivo di una ripartizione equilibrata e diffusa del numero dei migranti sul territorio, che ha evitato il ricorso a soluzioni emergenziali, quali tendopoli. Benché sia cresciuto il numero di Comuni dediti all’accoglienza (nella sola provincia di Ancona, dall’inizio del 2016 ad oggi si è passati da 14 a 28 Comuni su 47), si registrano ancora resistenze da parte di alcuni Enti locali, che l’azione sinergica Anci-Prefetture intende superare. A tal riguardo, si è verificata un’ampia convergenza su ulteriori iniziative rivolte più specificamente ai Comuni totalmente o parzialmente inadempienti rispetto alle quote spettanti in base al piano di riparto concordato tra ministero dell’Interno e Anci”. Al contempo, continuerà l’azione di sensibilizzazione ed assistenza ai Comuni, anche in forma associata, per favorire la predisposizione di progetti Sprar, che consentirà agli stessi Enti di gestire direttamente l’accoglienza. “Si è inoltre convenuto sull’esigenza di riconoscimento della specificità della Regione Marche – prosegue la nota – a seguito dei noti eventi sismici che vedono coinvolti molti Comuni del cosiddetto cratere. Si è infine riscontrata l’opportunità di sviluppare i protocolli d’intesa per i lavori socialmente utili, su base volontaria e senza corrispettivo, che consentano un impiego dei richiedenti asilo proficuo per la collettività”.
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per caso si sa almeno in quali quartieri saranno distribuiti i 1500 fissati per Ancona? Si spera in quartieri differenti rispetto a quei 4 già interessati dal fenomeno (oppure, visto che già gli stranieri sono lì il 25% della popolazione, aumenterà questa percentuale di 1 su 4?)