Si è tolto la vita dietro alle sbarre inalando il gas della bomboletta che è permesso tenere per riscaldarsi cibi e bevande. Non c’è stato niente da fare per salvare la vita al detenuto di 33 anni, di origine tunisina, morto oggi pomeriggio verso 15 nel carcere di Montacuto. Il medico del 118 è intervenuto nel penitenziario con un’ambulanza della Croce Gialla in tenpi record dopo la segnalazione delle guardie carcerarie. Il 33enne trovato agonizzante nella sua cella, respirava ancora ma sono stati inutili tutti i tentativi di rianimarlo con il massaggio cardiaco messi in pratica per più di 40 minuti.
Un nuovo dramma della disperazione che riporta l’attenzione sui suicidi consumati o tentati (leggi l’articolo) tra le mura nel penitenziario anconetano. Un tasso troppo elevato che segna le statistiche, come più volte rilevato dall’associazione Antigone, che tutela i diritti di chi deve scontare una pena in cella, ma anche dal sindacato della polizia penitenziaria.
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