In calo i visitatori, stranieri e italiani, alle grotte di Osimo. Un crollo di presenze che a luglio 2017 ha segnato un -1.184 (-30%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. I numeri in flessione hanno iniziato a manifestarsi però già dallo scorso mese di maggio quando le presenze alle grotte sono scese per un -1.184 rispetto ai 12 mesi precedenti. Crescono invece invece in maniera esponenziale i visitatori alla villa romana dell’area archeologica di Montetorto (leggi l’articolo). I dati sono stati diffusi oggi dall’assessore Michela Glorio che tra le cause delle cifre in affanno annovera la paura del terremoto e il mancato traino di una mostra di caratura internazionale dal forte potenziale attrattivo, come l’anno scorso si è rivelata l’esposizione ‘Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi’ di Palazzo Campana .
“Le tabelle riepilogative delle presenze registrate alle grotte nel 2017, purtroppo sono in forte calo dopo le scosse di terremoto di ottobre 2016 – conferma l’assessore Michela Glorio – nel comparativo con gli anni 2015 e 2016, invece i dati del 2017 sono leggermente superiori ai dati del 2015 che comunque avevano registrato un + 30% rispetto al 2014. I dati del 2016 sono dati eccezionali sia per la presenza della mostra ‘Le stanze Segrete di Vittorio Sgarbi’, durata oltre 8 mesi, che per il flusso turistico aumentato a livello regionale”. A fine estate quindi, quando si tireranno le somme si prevedono numeri in flessione rispetto all’anno scorso. “Si, prevediamo una chiusura dell’anno 2017 con dati poco superiori a quelli del 2015 (con un aumento di circa il 10%); sarà fondamentale vedere come va il mese di agosto che corrisponde alla massima presenza di turisti lungo la costa e anche di maggiori presenze (registrate) ad Osimo”.Ha subito un’impennata il numero delle visite al sito archeologico di Montetorto. Da marzo a luglio siamo arrivati a circa 2000 visitatori”.
Vittorio Sgarbi però tornerà ad Osimo, la sera del 3 agosto. Il critico d’arte sarà ad Osimo alle 21.30 sul palco di Piazza Dante, per presentare la sua ultima fatica letteraria dal titolo ‘Dall’ ombra alla luce, da Caravaggio a Tiepolo’. L’ingresso è gratuito. Dopo il ciclone Caravaggio, tutti i grandi pittori giungono a Roma per vedere e toccare con mano la scia di fuoco che il pittore lombardo ha lasciato dietro di sé. Mattia Preti, Ribera, Bastianello, Rubens, Valentin de Boulogne, tutti rimangono folgorati dal genio inventivo, dalla forza espressiva di Caravaggio. Ma, quasi contemporaneamente, come per reazione alla forza rivoluzionaria di Caravaggio, si assiste a un progressivo ritorno all’ordine: i Carracci, Guido Reni. Per l’occasione illustrerà le meravigliose opere ospitate presso la mostra “Capolavori Sibillini, l’arte dei luoghi ferito dal sisma” (leggi l’articolo), di cui è presidente onorario della commissione scientifica.
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