Dopo la sistemazione degli argini del fiume Musone alla pista ciclabile di Capocavallo oggi sono iniziati di drenaggio delle acque piovane nel tratto che costeggia il boschetto. Lo fa sapere il sindaco Simone Pugnaloni. La richiesta era partita dall’associazione ‘Amici della pista ciclabile’ che un mese fa durante una riunione aveva stilato una sorta di decalogo degli interventi da attivare per garantire un clima di serenità ai numerosi visitatori che in ogni stagione frequentano l’anello che si snoda per 5 chilometri nella campagna tra Campocavallo e Passatempo. Oltre alla messa in sicurezza dell’argine del fiume Musone, interessato dalla frana del 2015 (leggi l’articolo), è stato chiesto il prolungamento del camminamento dal parco Verdenergia di Astea alla pista ciclabile; la presa ad incarico di gestione per il laghetto pubblico, adiacente alla pista, che versa in condizioni di totale abbandono, il ripristino del ponticello, divelto dalla piena e l’installazione di telecamere per il controllo della parte di confluenza teatro di numerosi furti e atti vandalici (leggi l’articolo).
Per quanto riguarda la presenza di nutrie (leggi l’articolo), gli Amici della pista ciclabile avevano suggerito “un piano di interventi tale da garantirne un controllo nelle parti interessate dalla loro presenza”. Erano stati sollecitati la potatura degli alberi sulla parte di percorso di competenza comunale e la rimozione delle piante di edera che ne hanno “infestato” i fusti e “un maggiore controllo nelle ore serali, ed oltre, per scongiurare atti vandalici, illeciti e soste notturne prolungate”.
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