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Fusione Inrca-ospedale Osimo:
le liste civiche chiedono
autonomia per il pronto soccorso

SANITA' - Il gruppo consiliare dei movimenti di minoranza ha presentato 2 ordini del giorno sui problemi dei servizi sanitari. Nel primo atto si chiede l'avvio del progetto di ampliamento del reparto di medicina d'urgenza che deve restare nell'Area Vasta 2, nel secondo provvedimenti per il poliambulatorio

Sala Gialla, i banchi con i consiglieri comunale delle liste civiche

Il piazzale esterno dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo

Le Liste civiche di Osimo hanno presentato due ordini del giorno sui problemi che attanagliano la sanità di Osimo. “Agosto è un periodo nero per il Pronto soccorso ed il Poliambulatorio di Osimo – si legge nella nota dei movimenti civici – Tra boom di accessi, file di attese di oltre 3/5 ore prima di essere presi in carico dal medico, situazione che degenera ancor di più nei weekend ed una dotazione di personale carente e stressata che a fatica quotidianamente riesce a mantenere i livelli minimi di assistenza , la situazione si fa sempre più critica, insostenibile e quello che più preoccupa è che non si vede luce per la risoluzione dei problemi. Infatti sono ormai cicliche le sparate di Pugnaloni, slogan che si ripetono costantemente quelli sull’avvio dei lavori di ristrutturazione e ampliamento del Pronto soccorso , che di fatto nulla si concretizza e alla prima ondata di accessi superiori alla media ci si ritrova in piena emergenza”.

Il triage del Pronto Soccorso dell’ospedale di Osimo

L’ ordine del giorno in tema di potenziamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso chiede un impegno serio e concreto all’amministrazione locale affinché “metta in campo – prosegue la nota- tutte le azioni possibili per la realizzazione dei lavori in capo all’ampliamento della struttura sanitaria di emergenza, ormai non più procrastinabile, un impegno fattivo soprattutto in queste ore che la Regione Marche sta definendo le condizioni e le modalità di trasferimento dell’Area Vasta 2 di Osimo sotto l’Inrca. “Infatti è importante che Pugnaloni , almeno questa volta dia un segnale forte e si metta dalla parte dei cittadini, difendendo la sanità locale – prosegue la nota- Nell’accordo di cessione infatti, vogliamo sia messo nero su bianco il destino del Pronto soccorso di Osimo affinché resti autonomo e sotto la rete di emergenza territoriale, mantenendo fede agli accordi fino ad oggi stipulati tra gli Enti interessati e soprattutto che le risorse stanziate siamo riconfermate”.

Il poliambulatorio di Osimo

I movimenti latiniani chiedono inoltre soluzioni idonee ed immediate per poter affrontare “lo stato di emergenza – continua il comunicato stampa- in cui verte il Pronto soccorso dell’ospedale di Osimo, ormai al collasso, a tutela del diritto alla salute dei cittadini Osimani, e di tutto il bacino di utenza della Valmusone oltre che nel rispetto del personale sanitario che vi lavora, a volte calpestati anche dei loro diritti, con forte senso di professionalità e responsabilità, a cui va tutto il nostro sostegno e solidarietà per ciò che stanno facendo”. Il secondo ordine del giorno è sul Poliambulatorio di Osimo invece sollecita il ripristino urgente dei servizi amministrativi “ad oggi soppressi – chiude il comunicato stampa- oltre che prevedere il potenziamento delle risorse umane e delle prestazioni sanitarie perché è impensabile che il problema si possa risolvere solo con l’implementazione di una piattaforma informatica, come dichiara Pugnaloni, ma va garantito un servizio efficiente ed efficace all’utente, che non può essere abbandonato al proprio destino perché non sufficientemente informatizzato”.

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