Provengono da un allevamento di Ostra Vetere le uova trovate positive al Fipronil durante le operazioni di monitoraggio avviate dal ministero della salute dopo i casi riscontrati in Francia (leggi l’articolo). Lo conferma una nota dei servizi veterinari dell’Asur, dichiarando bloccata la commercializzazione dell’allevamento, mentre ulteriori controlli sono in corso. L’Asur assicura “l’immdiato blocco della commercializzazione delle uova di un allevamento di Ostra Vetere risultato positivo al fipronil, dove sono in corso ulteriori campionamenti da parte dei servizi veterinari territorialmente competenti. Al fine della massima tutela della salute dei consumatori, sono inoltre in corso una serie di ulteriori attività per valutare altri possibili siti inquinati. Si stanno poi svolgendo attività preventive, in collaborazione con il Ministero della Salute, le altre Regioni ed il comando regionale dei Nas, finalizzate alla verifica del grado di distribuzione delle uova e prodotti derivati per effettuare il loro eventuale ritiro dal commercio”. Queste sono le disposizioni decise ieri nel corso di una riunione al Ministero della Salute alla quale ha preso parte la dirigenza del servizio sanità della Regione per valutare lo stato di avanzamento del piano straordinario per la ricerca di fipronil disposto dal Ministero stesso l’11 agosto scorso. Nel corso dell’incontro è stata evidenziata in particolate una positività per fipronil riconducibile ad un allevamento marchigiano nel comune di Ostra Vetere. L’Istituto Zooprofilattico di Teramo, che ha eseguito le analisi, ha comunicato che la quantità di fipronil presente nelle uova prodotte nell’allevamento in questione è pari a 0,056 mg/kg, ben al di sotto del limite di tossicità acuta per l’uomo ( 0,72 mg/kg ). Tuttavia la normativa vigente fissa la tolleranza nei confronti negli alimenti del fipronil pari a zero (0,005 mg/kg – limite di rilevabilità). L’organizzazione Mondiale della Sanità classifica il fipronil come moderatamente pericoloso. Il fipronil è una sostanza impiegata in agricoltura come insetticida ed in veterinaria come medicinale negli animali da compagnia per la sua efficacia nei confronti di pulci, acari e zecche. Negli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo l’utilizzo del fipronil è vietato per evitare la presenza, negli alimenti, di residui potenzialmente tossici.
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