E’ tornata a volare sui cieli dell’Appennino, la giovane aquila reale, impallinata ad Albacina (leggi l’articolo). E’ stata liberata ieri da Jacopo Angelini e dallo staff del parco Gola della Rossa Frasassi dopo le cure. Al rapace è stato applicato un dispositivo di tracciamento che permetterà agli ambientalisti di monitorarlo e seguirlo in tutte le sue scorribande senza confini, nelle varie coordinate geografiche. “Sono state tante le persone che ci hanno aiutato in questo miracolo. Ora la radio satellitare del Wwf ci permetterà di controllare la giovane aquila ferita anche come deterrente per chi volesse fargli del male” conferma sui social Angelini. Anche il Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi ringrazia “coloro che hanno permesso di salvare la giovane aquilotta, in particolare il Wwf Italia che ha fornito il ‘satellitare’ che permetterà di controllare giornalmente gli spostamenti dell’animale. Il trasmettitore è stato applicato da un ricercatore dell’Università di Valencia, dott. Pascual Lopez Lopez e dal responsabile regionale del Wwf, Jacopo Angelini. Inoltre, un sentito ringraziamento alla dottoressa Irene Billotta della Procura della Repubblica di Ancona ed ai Carabinieri forestali che hanno permesso in breve tempo di risalire all’autore di questo grave reato ambientale”. Sabato 23 settembre, in occasione del convegno ‘Comunità in cammino’ in programma a Fabriano alle 16 a Palazzo del Podestà, verrà presentato in via eccezionale un breve resoconto filmato dell’aquilotta e del suo ritorno alla libertà. Nel frattempo lo scatto di Paolo Piacentini racconta che l’altero e impavido aquilotto è davvero pronto ad affrontare nuove sfide dalle altezze azzurre.
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