Astronavi e contati telepatici con gli extraterresti, strane luci all’orizzonte sul mare Adriatico, e poi il fenomeno dei cerchi nel grano, delle abduction, i rapimenti alieni. Dal 1900 al 2016 sono stati registrati 551 avvistamenti di Ufo e nelle Marche, ritenuti meritevoli di analisi dal Centro Ufologico Nazionale. Il primo caso, ritrovato negli archivi e finito nelle statistiche del Cun, era avvenuto a Civitanova Marche nel 1920. Tra gli ultimi episodi che hanno rilanciato la caccia agli ‘oggetti volanti non identificati’ si annoverano invece quelli più recenti del flash di luce rossa notato a Urbisaglia, a dicembre del 2016 (leggi l’articolo) e i due accaduti nei mesi precedenti ad agosto, nella zona della Gola del Furlo nel Pesarese e nell’Anconetano, su monte Cipollara. Vicino a Monte San Vicino sarebbe stata notata una luce rossastra compiere evoluzioni e stazionare a bassa quota sulla strada che conduce all’Eremo dell’Acquarella. Ma le aree marchigiane considerate ‘sensibili’ agli Ufo per numero di segnalazioni sono da sempre quelle circoscritte ai Monti Sibillini, al Monte Conero, all’entroterra e alla costa pesarese. Di Ufo e civiltà aliene si tornerà a parlare domenica 1 ottobre, dalle 15,30, all’auditorium della Croce Gialla di Chiaravalle nel corso del 14° Convegno ufologico delle Marche (info: al numero 3473749734). Un appuntamento imperdibile per gli amanti del mistero, organizzato con il patrocinio del Cun dall’ufologo chiaravallese Mirco Brunelli, 55 anni, uno dei massimi esperti marchigiani di settore, che si confronterà davanti al pubblico con Roberto Pinotti segretario generale del Cun, saggista e giornalista aerospaziale.
Brunelli, lei ha sempre avuto un approccio severo e scientifico verso le indagini sui numerosi casi di avvistamenti di Ufo registrati in passato nelle Marche. Com’è andata in questo 2017, sono state tante le segnalazioni arrivate dalla nostra regione?
“Il fenomeno quest’anno si è sentito pochissimo da noi, nelle Marche come in tutta Italia, a parte i soliti avvistamenti, nelle zone della costa, da Ancona a Pesaro per le luci in sequenza, a intermittenza, che compaiono sul mare Adriatico.Da anni sono studiate dall’osservatorio di Rimini, ma nessuno è mai riuscito a individuarne l’origine. Non è più il tempo, comunque, delle massicce ondate Flap. Negli ultimi anni gli ufologi hanno preso nota di ogni segnalazione, ma molto spesso uno studio attento dei casi di dischi volanti ha portato a trovare una spiegazione del tutto terrestre come la presenza di aerei, satelliti, pianeti e semplici volatili nella zona dove erano state riprese le immagini. In questo momento l’area più ‘calda’ in Italia è considerata la Valmalengo a Sondrio dove sono stati registrati veri e propri contatti extraterrestri e sono state svolte anche prove e analisi forensi su alcuni avvistamenti. Oggigiorno, grazie alla tecnologia, è facile costruire foto e filmati falsi ma in quella zona c’è qualcosa di strano. Le immagini che sono state catturate hanno attirato l’attenzione degli esperti del Cun. I classici avvistamenti oggi raramente vengono studiati a meno che non siano eclatanti. Ormai noi ufologi guardiamo più in alto, oltre la Terra”.
Parlerete di queste novità, il 1 ottobre, al Convegno ufologico d Chiaravalle?
“Si, tireremo le somme dei primi 70 anni di ufologia a partire dai fatti accaduti a Roswell, nel Nuovo Messico, cercando di analizzare le verità sulla scorta di quanto riportato dal libro di Philip Corso ex colonnello Usaf che investigò come comandante dell’esercito Usa su quell’episodio, ma basandoci su nuove rivelazioni e documenti. Dal 1947 al 2017 sono passati appunto 70 anni e quest’anno cade l’anniversario dei presunti dischi volanti caduti a Roswell. Con Pinotti avrebbe dovuto partecipate al convegno di Chiaravalle anche l’ufologo di caratura nazionale Maurizio Baiata ma per sopraggiunti impegni lavorativi ha dovuto rinunciare. Baiata ha riscritto il libro di Corso approfondendo molti retroscena. Il suo arrivo a Chiaravalle, avrebbe tra l’altro, rappresentato una sorta di reunion dopo 20 anni tra i due esperti, molto attesa dal pubblico. Il loro confronto però è solo rimandato”.
“Sono sempre stato convinto che intelligenze extraterrestri da tempi immemorabili abbiano visitato il nostro pianeta e studiato il comportamento di noi umani, sotto vari aspetti e con diverse finalità. Sono tra noi da sempre, come in altre parti dell’universo, e a nostra insaputa. Non ho mai creduto alla teoria degli alieni ‘cattivi’ e non vedo perchè dovrebbero arrivare sulla terra per combattere contro i suoi abitanti. Se così fosse, l’avrebbero già fatto. Credo molto più nella ricerca da parte dei visitatori spaziali di punti di contatto con la nostra civiltà, ai loro occhi sicuramente retrograda, contornata da guerre e ostilità di ogni genere. Credo che la nostra coscienza sociale ed il nostro grado di evoluzione spirituale sia il discrimine che ci separa da chi cerca di mettersi in contatto con noi. O forse siamo noi stessi, proprio a causa dei nostri limiti, a non percepire le loro richieste di contatto proprio perchè stiamo viaggiando su frequenze e canali diversi, non soltanto di tipo tecnologico ma soprattutto in campo spirituale. Non posso neppure escludere che noi umani siamo il risultato di mutazioni genetiche di razze aliene. Questa è una delle ultime teorie, quella che dà un significato alle abduction e alla ricerca degli alieni in noi di tutto ciò che a loro manca”.
Come si integrerebbe la loro presenza negli altri mondi scandagliati dagli ufologi?
“La situazione ufologica odierna è in costante e continua evoluzione. La tecnologia ci aiuta moltissimo e oggi, come ho detto, non si guarda più solo a quello che avviene sulla terra, ma si cerca di decodificare quello che si sta scoprendo attraverso le sonde ed i rover che camminano su Marte, sulla Luna. Siamo in grado di visionare le prime immagini cinesi sulla faccia oscura della Luna. Molte foto stanno facendo rivelazioni su reperti artificiali di Marte. Diciamo che il nostro sguardo è rivolto alla presunte civiltà che hanno abitato questi pianeti e forme di vita attualmente presenti su satelliti di Giove e Saturno. Sono stati notati presunti insediamenti addirittura su Venere, pianeta da sempre considerato inospitale. Solo il nostro sistema solare può raccontarci altre storie di vita, attualmente presenti. Se guardiamo gli stessi filmati che la Nasa e l’Esa ci inviano dalla stazione spaziale ci rendiamo conto dei tanti oggetti di natura imprecisata che volano attorno agli astronauti. Purtroppo però c’è ancora una totale consegna del silenzio da parte delle autorità. L’opinione pubblica, viene consapevolmente da sempre tenuta all’oscuro su fatti e avvenimenti, col preciso intento di non rivelare verità acquisite”.
(m.p.c.)
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