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Vendita Tpl Osimo, bagarre
in consiglio comunale

OSIMO - Seduta fiume, sabato scorso, nella Sala Gialla. Il consigliere Lanfranco Migliozzi non si allinea alla maggioranza nel voto finale della delibera emendata. L'assenza di un esponente delle liste civiche abbassa il quorum di votazione e fa passare il punto all'ordine del giorno

La sala gialla di Osimo (foto d’archivio)

Solo 3 delibere delle 11 iscritte all’ordine del giorno del consiglio comunale, poi la seduta è stata aggiornata a nuova data. Polemiche e dibattito fiume sabato scorso nella Sala Gialla di Osimo sulla cessione della Tpl Osimo, la società di trasporto pubblico urbano. Ma nel corso della seduta fiume si è parlato anche della variante urbanistica per il parcheggio per la materna di Passatempo ed è stato approvato il Dup, il Documento unico di programmazione. I consiglieri comunali hanno trascorso 11 ore nella Sala Gialla con il dibattito che si è incagliato proprio sul piano di razionalizzazione delle società partecipate dal Comune. Non è una novità che il Comune di osimo voglia vendere la Tpl dopo l’espletamento della gara d’ambio provinciale sul trasporto pubblico (leggi l’articolo).

Lanfranco Migliozzi, seduto nella Sala Gialla

Ma è il bando europeo a preoccupare gli amministratori osimani. Nel timore che la gara possa essere vinta da qualche grossa società, hanno valutato l’opportunità di mettere in vendita prima che ciò avvenga le quote di Tpl Osimo. Un modo per tutelare i 5 dipendenti della Tpl, considerato che la legge impone la cessione di Partecipate con meno di 500mila euro di fatturato. L’opposizione ha punta l’indice contro l’operazione prematura, temendo che l’operazione possa tradursi in una svendita. Dei 12 emendamenti presentati dalle opposizioni (4 discussi e 1 approvato) hanno cambiato solo in parte la rotta del piano Impegna l’amministrazione comunale a privilegiare la trattativa privata per la vendita, garantendo ai dipendenti di Tpl la possibilità di creare una cooperativa non prima del 2019. Le delibera emendata è stata votata dalla maggioranza fatta eccezione per il consigliere Lanfranco Migliozzi (leggi l’articolo). L’assenza in aula del consigliere Graziano Palazzini (liste civiche) ha abbassato i numeri del quorum di votazione e sono bastati solo 11 voti (quelli dei quali disponeva in quel momento il sindaco) per far passare l’atto. In apertura di seduta i consiglieri di Comunità e Territorio, Pasquinelli e Catena sono stati spostati di posto. Ora siedono vicino al gruppo misto alla destra del sindaco Pugnaloni. Al loro posto sul lato estremo sinistro dell’emiciclo sono stati sistemati i consiglieri Migliozzi e Balestrieri di Energia Nuova.

 

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