Alle 17.35 di oggi Alessandra Fattorini, docente di Filosofia e Storia, è stata eletta nella Sala Gialla come consigliere del Cda del Campana con i 13 voti della maggioranza e l’astensione dei 6 di minoranza. In aula erano presenti solo 19 dei 24 consiglieri. Il voto non ha racchiuso sorprese (leggi l’articolo) e, come accade da decenni, le minoranze come beau geste politico si sono astenute, la maggioranza ha così legittimato la nomina del suo candidato che andrà a sedere nel seggio lasciato libero dal regista Giampiero Solari. Tutti hanno augurato un fervido in bocca al lupo alla neoeletta ma il dibattito consiliare è stato abbastanza arroventato sul fronte delle minoranze. Premettendo che la decisione spettava alla maggioranza, Maria Grazia Mariani (gruppo misto) si è limitata a mettere in evidenza come tutta la vicenda sia stata intrisa di poco trasparenza. “Non sono chiari i criteri utilizzati per la scelta di questo curriculum – ha rimarcato- non ci sono documenti in cartellina, ne’ curriculum ne’ elenco dei candidati. Non aver determinato i criteri di scelta rende nullo il bando. I criteri di scelta erano stati proprio la causa del litigio iniziale tra me e Pugnaloni nella prima seduta del consigli comunale dopo le elezioni del 2014. Non era passato il mio emendamento ma non quello di M5S”.
“La vicenda del Campana è emblematica su capacità di questa amministrazione di non riuscire neanche nelle cose più elementari – ha proseguito anche Fabio Pasquinelli (Territorio e Comunità)– E’ sotto gli occhi di tutti che sono passati 3 anni e mezzo, dalla decadenza del presidente Paolo Polenta, e ancora il Campana non ha una governance. Le opposizioni non possono non sottolinea come questo sia un segnale di grave incapacità della maggioranza. Se non si riesce a garantire la governance di un’istituzione così importante per la città, allora è grave. Si sono alternati già due presidenti, la strategia è ampiamente lacunosa, è mancato il progetto. C’è stata anche disonestà intellettuale, io, e al tempo ero in maggioranza, ho votato contro la farsa dei curricula dei candidati. E’ vero che questo voto spetta alla maggioranza, ma sarebbe stato il caso che l’opposizione che si deve astenere, possa comprendere la logica della scelta di maggioranza. So, perché la conosco personalmente, che la scelta della Fattorini è una scelta di alto livello, ma qui in cartellina non ci è stato consegnato alcun documento”.
David Monticelli (M5S) ha concordato con entrambi i colleghi di minoranza. “E’ l’ennesimo amministratore di società o enti che rassegna le dimissioni in questa legislatura. – ha detto al microfono- La scelta di Solari probabilmente era sbagliata in origine visto che gli impegni lavorativi li aveva già a dicembre 2016. Giusto sapere le motivazioni delle sue dimissioni. Il nostro Sergio Foria è stato componente del Cda del Campana nel 2016 ma si è dimesso per essere nominato assessore a Castelfidardo. Ciaveva tratteggiato un quadro contabile dell’istituto non troppo lusinghiero. Anche in questo caso la trasparenza è stata pari a zero. Noi eravamo stati contrari anche alla nomina di Raimondo Orsetti poi risultato incompatibile”.
Giorgio Campanari (Pd), dai banchi di maggioranza, ha respinto al mittente le accuse di disonestà intellettuale. “Pasquinelli dov’eri negli ultimi 3 anni? – si è domandato il capogruppo democrat -La scelta dei candidati del Cda tramite selezione era arrivata da un emendamento alla delibera formulato dal M5S. Il sindaco e l’assessore alla cultura hanno proposto la maggioranza ha accettato”. “Avevamo ragione noi. Siamo stati tacciati come coloro che non avevano capito la grandezza del regista Solari, durante la discussione di dicembre 2016 (leggi l’articolo) – ha ricordato Gilberta Giacchetti (Liste Civiche) -Al tempo noi avevamo invece suggerito di nominare qualcuno del territorio, non per provincialismo, ma concretezza. Questa amministrazione da tre anni e mezzo cambia continuamente i vertici della società. L’elenco è lungo a partire dai saluti di Berrè, ex presidente di Astea spa, in avanti. Questo la dice lunga. Sono d’accordo con Pasquinelli, tutto è avvolto da una nuvola di non trasparenza. Sicuramente la Fattorini è una persona valida perché è del territorio. Sarà una scelta ottimale ma ci sono voluti 3 consigli comunali e 3 anni e mezzo per arrivare a questa soluzione”.
Il consigliere di maggioranza Diego Gallina Fiorini (Pd) ha rammentato ai movimenti civici che “anche durante la vostra amministrazione della città ci sono stati varie cambianti. Voi avete proprio dichiarato che sostenete lo spoil system e la possibilità che chi governa la città possa cambiare i vertici”. Monica Bordoni (liste civile) ha replicato che “è vero che le liste civiche continuano a rispettare la metodologia dello Spoil System, ma voi avete fatto un giro di valzer: da Orsetti siete passati a Solari e adesso a Fattorini. Noi non entriamo nel merito della questione perché la partita è vostra e dovete giocarvela voi. Ma siete riusciti a demolire personaggi di altissima professionalità come Solari. Una riflessione la dovete pure fare perché alla fine l’obiettivo principe deve essere quello del bene della città, del Campana, non solo quello di scelte politiche o quasi clientelari”. Eliana Flamini (Pd) infastidita dalle parole della Bordoni ha rimarcato che “Solari è stato libero di accettare la candidatura che le sue dimissioni. Si è reso conto che per suoi problemi lavorativi non è riuscito a dare i contributi di alto livello ai quali è abituato e si è ritirato. In questo momento noi scegliamo un rappresentante del Cda, poi il presidente del Campana lo sceglierà proprio il consiglio di amministrazione del Campana”.
Il vice sindaco Mauro Pellegrini si è sentito in dovere di precisare che “sul bando fu fatta una lunga mediazione tra emendamenti della minoranza con i quali si chiedeva la procedura di trasparenza. Questo è stato fatto ed oggi accusarci di averlo fatto è insolito. La maggioranza in consiglio comunale non assicura la governance del Campana che non è una società partecipata, tanto che le nomine della Sala Gialla passano al vaglio dell’Ufficio regionale scolastico. E’ un ente autonomo con cui il Comune di Osimo si confronta. Io rivendico, come componete della maggioranza che sul Campana ha fatto nomine di altissimo livello. Orsetti non si è dimesso perché incompatibile, ha deciso lui di andarsene per evitare le polemiche politiche e per opportunità ha deciso di dimettersi. La sfortuna ha giocato dalla nostra parte poi con la nomina di Solari. Speravamo che potesse portare un ‘quid’ in più ma poi si è reso conto che non riusciva per i suoi impegni di lavoro. Voglio ringraziarlo per quello che ha fatto e farà per la nostra città in nome di un’amicizia e affetto per Osimo che potrà dimostrare anche non come consigliere del Campana”.
Prima delle dichiarazioni di voto il sindaco Simone Pugnaloni ha puntato l’indice contro “il killeraggio delle minoranze. Se solo andassero tutti a leggere il curriculum vitae di Raimondo Orsetti dovremmo essere orgogliosi di lui: ha avuto posizioni importanti, lo nominiamo presidente del Campana e poi gli facciamo la caccia per vedere se ci sono conflitti di interessi. E voi delle minoranze venite a dire a noi che abbiamo disintegrato Solari. Questo non è agire: il regista si è dimesso perché ha avuto la direzione dello spettacolo di Elton John a Roma. Voto con orgoglio il nome di Alessandra Fattorini, una scelta qualificata”. Subito dopo è passato quasi all’unanimità (si è astenuto solo il consigliere grillino Monticelli) anche il punto di rinnovo della convenzione per i servizi sociali tra Comune di Osimo e Comune di Offagna.
(m.p.c.)
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