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Waterfront, arrivano i fondi europei
Mancinelli: «Bravi a vincere,
saremo bravi a spendere»

ANCONA - La firma in Regione per sbloccare i finanziamenti. Ora scattano i tre anni per portare a termine le opere: nuova illuminazione, Urban Center, recupero del patrimonio archeologico (Video)

La presentazione dei progetti Iti, da sx il sindaco di Ascoli Piceno Castelli, quello di Ancona Mancinelli, il presidente della Regione Ceriscioli, il sindaco di Fano Massimo Seri, l’assessore al Bilancio di Pesaro Delle Noci

 

di Agnese Carnevali

Partito il countdown dei 3 anni per la realizzazione del Waterfront 3.0 di Ancona. C’è la firma sul trasferimento dei 6,2 milioni di fondi europei dalla Regione al Comune – su quasi 8 milioni circa di progetto – e si è fatta partire la clessidra. Se i lavori non saranno terminati entro 36 mesi addio soldi. Ma Ancona non corre il pericolo, assicura il sindaco Valeria Mancinelli oggi in sala Raffaello per la sigla dell’accordo insieme al presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ed agli altri rappresentanti dei Comuni vincitori dei progetti Iti per le città capoluogo, il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, quello di Fano Massimo Seri e l’assessore al Bilancio del Comune di Pesaro, Antonello Delle Noci. «Siamo stati bravi a vincere il bando, saremo bravi a spendere le risorse» afferma Mancinelli.

Risorse attese da tempo dopo la fase di progettazione, la partecipazione al bando nel 2014 ed i ricorsi al Tar del Comune di Macerata (escluso dalle risorse) che ne ha rallentato l’assegnazione. «Al lungo percorso di progettazione ed assegnazione seguirà una fase rapida di concretizzazione degli interventi − afferma Ceriscioli −. Un momento importante perché nella precedente programmazione europee non c’erano molte risorse per le aree urbane. Un momento importante anche perché questi progetti realizzati nelle città capoluogo diventano però punto di riferimento ed opportunità di sviluppo per un territorio più ampio, superando anche la contrapposizione tra città ed aree interne».

Il progetto Iti-Waterfront 3.0, è uno dei cinque maxiprogetti volti a ridefinire l’intero golfo della città, così come contenuto nel piano StrategicAncona. Nel caso specifico ad essere interessata sarà l’area che fa da cerniera tra porto, porto antico e centro storico, nella direzione di recupero del rapporto tra la città ed il suo mare, negato per molto tempo. «Lo abbiamo chiamato Waterfront 3.0, ma è un progetto che insiste nel cuore della città con l’obiettivo − riprende Mancinelli − di sviluppare il turismo di Ancona, sul cui porto transita ogni anno un milione di passeggeri – tra traghetti e crociere ed il 75% dei crocieristi è straniero – perché diventi asset di crescita economica non solo della città, ma dell’intera regione».

Il progetto di recupero del piano terra di Palazzo degli Anziani e la realizzazion dello Urban Center

IL PROGETTO

Nuova illuminazione dell’arco portuale «non solo ad alta efficienza energetica, ma anche particolarmente scenografica» spiega Mancinelli. E poi: tre milioni per gli interventi sul patrimonio archeologico. «Abbiamo una piccola Pompei nel porto − ancora Mancinelli − una bellazza unica e non molto diffusa in Italia». E ancora la ristrutturazione della parte bassa di Palazzo degli Anziani, con la realizzazione della scalinata, la piazza rialzata e l’utilizzo dei locali al piano terra destinati a diventare centro di informazione turistica, il così detto Urban Center. «Un luogo − aggiunge il sindaco di Ancona − che vogliamo sia vetrina nel mondo non solo della città, ma di tutte le Marche. Per questo prenderemo contatto con la Regione ma anche con i territori delle Marche perché all’interno di questo centro trovino posto i segni delle Marche intere».

Un progetto, quello del Waterfront 3.0 che ha «già messo le gambe» per usare le parole del sindaco. Il Comune non ha, infatti, aspettato di incassare i fondi europei per partire, aprendo i cantieri per gli interventi previsti nella quota di cofinanziamento comunale, ovvero la riqualificazione dei piani bassi di Palazzo degli Anziani, così come le opere di demolizione dei laboratori del Nautico e di parte della palestra dell’istituto, che apriranno di nuovo alla vista la Casa del Capitano. Partner del progetto, sia dal punto di vista di ideazione sia da quello di finanziamento, l’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale, la Soprintendenza delle Marche e l’Università Politecnica delle Marche.

La scalinata in piazza Dante di Palazzo degli Anziani ideata dall’architetto Giancarlo De Carlo oltre 15 anni fa

 

 

 

 

 

 

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