Impiegato comunale e negli stessi orari di ufficio anche assicuratore, senza prima aver ottenuto il permesso dell’amministrazione: furbetto del cartellino condannato a un anno e 6 mesi di reclusione, pena sospesa. La sentenza è stata emessa in tarada mattinata dal gup Paola Moscaroli nell’ambito del procedimento con rito abbreviato chiesto dall’ex dipendente, difeso dall’avvocato Maria Francesca Di Ciommo. L’uomo, 63 anni, dovrà anche risarcire al comune 6.300 euro, somma calcolata in base al danno economico relativo alle ore in cu avrebbe lasciato deserto il suo ufficio per raggiungere la scrivania da libero professionista. Lo scorso marzo, l’impiegato – un ex vigile provinciale – è stato licenziato in tronco dal comune, senza preavviso. Il provvedimento è stato impugnato e verrà discusso il prossimo maggio davanti al giudice del lavoro. Secondo quanto contestato dall’accusa, l’ex dipendente avrebbe portato avanti la doppia occupazione per almeno 6 anni. In pratica, l’uomo avrebbe raggiunto l’ufficio comunale di piazza Salvo d’Acquisto, smarcato il cartellino per poi raggiungere un’altra città e vestire i panni del subagente assicurativo. Le fiamme gialle avevano riscontrato irregolarità per 318 giorni sui 431 monitorati. Da parte della difesa, sicuro il ricorso in appello. Esulta il Comune dorico: “Prendo atto che la giustizia ha fatto il proprio corso. Ringrazio pertanto sentitamente il Comando Provinciale della Guardia di Finanza che ha svolto le indagini – afferma il direttore generale Giancarlo Gasparini – e sottolineo come la stretta collaborazione tra le Istituzioni: Guardia di Finanza e vertici dell’Amministrazione comunale, abbia consentito un risultato positivo per il Comune di Ancona e un esempio utile per tutta la Pubblica Amministrazione”.
Assenteista licenziato dal Comune, la procura chiede un anno e 8 mesi
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