di Giampaolo Milzi
Le tartarughe degli anni 2000, ovvero gli estremisti di destra di Casapound, ad Ancona il 2 dicembre per presentare un libro. La notizia è esplosa su Internet e sui social. E c’è già chi condanna duramente l’evento e lancia un appello alla “città di Ancona e ai suoi lavoratori” per chiederne l’annullamento e, in caso contrario, annuncia contestazioni e boicottaggi. Condanna e appello alla mobilitazione diffusi ieri tramite un volantino degli attivisti della rivista anarchica Malamente, cofirmato dal gruppo “Anarchic Valcesano”. Due realtà dell’arcipelago antagonista della provincia anconetana che si rivolgono in prima battuta e direttamente “ai gestori della Accademia di Babele”, il nuovo spazio polifunzionale all’ex Fiera della Pesca fondato qualche mese fa dal noto e apprezzato editore anconetano Paolo Marcelli, invitandoli, appunto, a cancellare l’avvenuta concessione di una sala per l’incontro che alle 16 vedrà come protagonista il tema “Il corporativismo del terzo millennio”, titolo del saggio scritto da Filippo Burla. Il saggio sarà illustrato da Michele Iozzino, da poco rappresentante per le Marche di Casapound Italia, e referente a Senigallia del gruppo dichiaratamente neofascista caratterizzato dal simbolo della tartaruga.
La moderna struttura dell’Accademia di Babele – che si affaccia nell’area Mandracchio del porto peschereccio – è gestita dall’omonima associazione presieduta da Marcelli, su concessione dell’Autorità Portuale. “Questa associazione si presenta sul web con un’ampia rosa di nomi legati alla cultura e all’arte marchigiana e manifesta perfino una vocazione sociale, uno spazio che si propone come riferimento culturale sul territorio. – scrive nel volantino Malamente – Siamo sicuri però che nella babele di messaggi e concetti che circolano oggi sulla rete non può essergli sfuggito (a Paolo Marcelli, ndr.) un concetto chiaro: Casapound = fascisti”.
Casapound, pur avendo pubblicamente condannato le leggi razziali approvate da Mussolini nel 1938-1939, si richiama altrettanto pubblicamente ai “valori” del fascismo del Duce, sostiene i gruppi neonazisti di Alba Dorata in Grecia e Pravy Sektor in Ucraina e promuove una cultura palesemente xenofoba. Alcuni suoi esponenti, militanti e simpatizzanti sono stati condannati per pestaggi e violenze in tutta Italia.
Due settimane fa Casapound è stata protagonista delle cronache dei media nazionali per il legame fra Luca Marsella, leader di Casapound Litorale (Ostia, ndr.) con Roberto Spada. Il 7 novembre Roberto Spada aveva aggredito il giornalista RAI Daniele Piervincenzi che lo stava intervistando, procurandogli la frattura del setto nasale (due giorni dopo è stato posto in stato di fermo). Marsella, non ha mai negato l’amicizia con Roberto Spada, come del resto testimoniano alcune foto che li ritraggono insieme alle feste della borgata di Nuova Ostia, feudo del clan Spada.
Gli esponenti di Casapound “il 2 dicembre verranno a raccontarci che i lavoratori devono stare buoni, sottomessi allo Stato e collaborare con i padroni nella gestione di una fantomatica industria nazionale”, sostengono ancora i portavoce della “rivista di lotta e critica del territorio Malamente”. I quali aggiungono nel volantino “che non possa sfuggire ai gestori del centro congressi di Ancona (Accademia di Babele, ndr.) il significato politico e culturale della cessione di spazi e visibilità a gruppi fascisti di questo livello”.
Provocatoria, ma serena e motivata la risposta a caldo di Paolo Marcelli, il quale si dichiara lontanissimo dall’ideologia fascista: “Anche se mi chiedessero di fermare Belzebù in persona gli aprirei la porta. La mia è una posizione liberale, ho concesso lo spazio in affitto a Casapound per un evento culturale, io sono un editore, mi piace capire, confrontarmi con tutti”. E rimarca: “Gli attivisti di Casapound sono prima di tutto degli esseri umani, dare spazio a loro significa anche rispettare i diritti umani. E significa dare spazio a una mia istanza, che poi rientra nella filosofia gestionale dell’Accademia di Babele, di conoscere, di capire cosa sta accadendo nella società”. “Francamente – conclude – non capisco quindi la buriana che si sta scatenando su questo evento”. Già, la buriana. Di cui vi sono accenni sui social media. Lo stesso Marcelli ha ricevuto già qualche telefonata ed e-mail. E proprio rispondendo alla e-mail inviatagli dal presidente di una onlus ecco come argomenta la sua posizione: “Le garantisco che chi le scrive tutto è meno che fascista, quanto invece sono curioso su tutto, su ogni forma di pensiero filosofico, esistenziale, politico, religioso che l’essere umano ha creato nella sua storia di “umano”. Ascoltare non è mai sbagliato. Confrontarsi non è mai sbagliato. Odiare è sbagliato!”
Va ricordato che l’associazione Accademia di Babele opera da 17 anni nel settore sociale e culturale e “la sua principale mission è quella di lottare contro l’indigenza, di aiutare chi soffre e ha bisogno, niente di politico, di fascista nella nostra sede, che statutariamente è aperta a tutti”, sottolinea l’editore Marcelli. Una contraddizione? Visto che il 2 dicembre i neofascisti saranno ospiti proprio di Marcelli?
Del caso si sta occupando la Digos di Ancona, fuori dell’ex Fiera saranno presenti, probabilmente, agenti di polizia, per assicurarsi che non si verifichino illecite sorprese. Fondatissima l’ipotesi che se Marcelli non cancellerà l’evento, si verificheranno pacifiche manifestazioni di protesta. Da parte di chi? “La città di Ancona e i suoi lavoratori, così come quelli delle Marche non si riconoscono nelle farneticazioni nostalgiche e nella cultura del lavoro servile che propongono Casapound Marche e l’autore del libretto in questione. – si legge sempre nel volantino di Malamente – E crediamo che i lavoratori e le lavoratrici di Ancona abbiano ben altra coscienza di classe e dignità politica e che questo genere di iniziative sia un insulto a chi continua a fare della dignità e della libertà del lavoro la sua bandiera”. “Questa iniziativa getta fango su Ancona, sui suoi lavoratori e da ultimo anche sulla reputazione di chi ospita questo tipo di eventi. – conclude Malamente – Facciamoci sentire per chiedere di cancellare l’evento di Casapound: nessuno spazio deve essere lasciato libero per i fascisti del terzo millennio”. Segue un invito ad aderire all’appello scrivendo, telefonando inviando sms all’Accademia di Babele.
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Caro Giampaolo, sai quanto bene ti voglio e ti stimo, ma sul fatto di “cancellare sotto pressione” il piccolo evento, anche ne fosse il richiedente un “Belzebù” (tu l’hai giustamente citato come mia espressione di risposta) sarebbe per una persona come me, che ha vissuto e vive sull’antica legge della “parola data” (giusta o sbagliata essa sia) una disfatta di Uomo libero e liberale.
Comprendo non tutto ma in buona parte quanto sta accadendo, non il fatto che l’associazione sia diventata l’agnello sacrificale, il CAPRO ESPIATORIO di una lotta ideologica locale.
L’Associazione non ha dato spazio ad un convegno politico, che avrebbe senza ombra di dubbio rifiutato ma, essendo il suo presidente anche un editore, ha dato spazio ad una presentazione libraria. Punto!
Non sarebbe più ovvio e lecito che il mondo interessato si rivolga agli organizzatori della presentazione libraria o alla stessa Legge, qualora ne esistessero gli estremi, per chiedere di annullare tale iniziativa?
Per l’Associazione c’è una sola regola: che si rispettino questi spazi, che per la città di Ancona potrebbero diventare spazi importanti di aggregazione e culturali. Vogliamo dargli fuoco sul nascere (in piedi solo da 4 mesi) per una lotta ideologica quando qua dentro di ideologia esiste solo quella di provare a fare qualche cosa di utile per la società e per quanti sono un pochino più sfortunati di noi?
Per favore, domandiamocelo ogni tanto dov’è il giusto e dov’è l’errato. La Storia umana è in massima parte sbagliata. E dalla storia, si narra, dovremmo trarre insegnamento. Certo, l’insegnamento non certo riuscito che ci vede ancora continuare a lottare fra simili.
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In generale, BASTA! Per favore, a tutti, BASTA! Con il cuore in mano, da parte di un uomo che ha lottato e lotterà tutta la Vita per migliorare se stesso e una piccola porzione di mondo attorno a lui, basta con la violenza, con le intimidazioni, le lotte fraticide, gli odi, le intolleranze, le recriminazioni. Basta, basta veramente!
Ma non avete anche voi le palle rotte delle cazzate dei potenti che aizzano e si ritirano? (armiamoci e partite!). Noi popolo siamo tutti pasto dei “poteri forti”. Siamo tutti marionette manovrabili. Destra, sinistra, centro, fascismo, comunismo, anarchia, monarchia, repubblicani, repubblichini. Ma su cosa ci stiamo scannando? Su quali basi? Per chi? Ma la domanda principe che ognuno di noi si dovrebbe porre ogni giorno è: PERCHE’? Perché… più il popolo si scanna più i grandi poteri crescono. E’ questa la verità o no Giampaolo?
E se invece (chimericamente) iniziassimo a scollarci dal passato per raggiungere l’obiettivo comune a tutti, quello di migliorare il mondo futuro? Impossibile? Ma se partiamo da un concetto disfattista, come e quando troveremo la soluzione per il miglioramento di questa pessima razza umana?
Il mio sta diventando un retorico sermone e da irriducibile ateo non mi compete. Ma… è quello che sento di fare nella mia piccola e banale esistenza. E’ quello che chiedo anche a tutti quelli che stanno attaccando una piccola associazione: cambiamolo questa mondezza di mondo, abbandonando rancori istigati ed odio (brr, che parolona!).
La strumentalizzazione è una brutta arma in mano alla politica. Per questo non ho mai fatto parte di nessuno schieramento. Io mi sento libero da schemi, e da persona libera agisco, riuscendo a comunicare e comprendere tutti e tutto, a volte anche l’incomprensibile. Se poi in una mia azione umana si può ravvisare un errore, il mondo può lecitamente giudicare, mai obbligare con intimidazioni o forzature. Questa io la chiamo dittatura.
Per cui, chi dissente sull’operato dell’associazione lo faccia “liberamente”. Ma lo faccia da Uomo d’onore, vis a vis e civilmente, come sappiamo farlo io e te, Giampaolo, non come il gruppo anarchico Piazzale Loreto che ha imbrattato il muro della hall dell’associazione chiusa da cancello, chiamiamola in termini di legge violazione di domicilio con atti vandalici. Beffa con danno: si lotta contro il corporativismo e si fa faticare per ripulire il tutto fino a tarda notte un lavoratore di 61 anni che di ore al giorne ne fa oltre 12 (il sottoscritto) perché non ha fondi per pagare altri lavoratori. Questo non potrebbe risultare umanamente meno giusto della mia azione? Almeno credo!
Paolo Marcelli
PS: Ti ringrazio per un tuo apprezzamento sulla mia figura professionale.
Errata: “il gruppo anarchico Piazzale Loreto che ha”
Corrige: “il gruppo anarchico che ha”
DUE DECISIONI ANNULLATE
Per esperienza vissuta nel settore giornalistico e conoscendo un pochino la psicologia umana, come molti avranno notato avevo deciso di avvalermi del “silenzio stampa”. Annullo questa mia prima decisione e intervengo perché veramente stanco delle demenzialità osservate e purtroppo vissute in prima persona in questa altrettanto demenziale vicenda, inzuppata di rivalse, strumentalizzazioni, atti di vandalismo, ritorsioni, minacce, offese, processi sommari alle intenzioni, etc.
In questa folle storia ci stiamo rimettendo tutti: partendo dal sottoscritto lo stress per salvaguardare l’incolumità di altri vicino a lui; quelli a favore di questa presentazione che devono tacere per non compromettersi; i contrari all’originario piccolo e circoscritto evento che stanno lavorando come pazzi per organizzare l’inverosimile; la Sindaco (a parer mio mal consigliata) che potrebbe vedersi ritornare un lesivo boomerang sociale e di conseguenza politico; l’Autorità Portuale anch’essa immeritatamente tirata in causa che deve giustamente prendere le distanze da una vicenda ad essa estranea; le Forze dell’Ordine che già di casini ne devono sbrogliare a iosa e che invece saranno mobilitate in grande formazione per garantire una sicurezza che non sarebbe dovuta neanche minimamente essere messa in discussione data l’entità dell’evento; le sigle sindacali con un immane extra lavoro da svolgere ché si sono dovuti prodigare di gran lena per mobilitare il mondo interessato, etc.
Mi viene spontaneo domandarmi da profano della politica e da “cretino” libero cittadino: ma chi ci guadagnerà alla fine da tutta questa buriana politica? (non certo ideologica). Da leggermente esperto di comunicazione io scorgo solo due soggetti interessati: la Stampa che in questa vicenda c’è andata a nozze e…. Casa Pound. Tutto questo casino sarebbe nato per contrastare l’ avvento del “fascismo”? Come minimo Casa Pound Ancona dovrebbe genuflettersi per la pubblicità gratuita ricevuta in dono, publicità servita su di un piatto d’argento che invece di 30 sparute anime in ritirato luogo (saletta dell’Accademia), oggi trova CasaPound al centro dell’attenzione del mondo con la forte probabilità che invece di quelle 30 sparute anime la presentazione potrebbe attirarne per curiosità 300, 3.000 (massima capienza della nostra saletta è però di 99 posti). Il mio più professionale plauso ai promotori di questo ingenuo autogol.
Disfatto, amareggiato, scioccato, deluso, incazzato, considerato che il mondo intero ha pensato bene di scegliere questo agnello sacrificale (l’Associazione), quale Presidente impongo il secondo annullamento: decido di ritirare l’impegno preso dall’Associazione Accademia di Babele nell’ospitare la presentazione libraria dal soggetto editoriale “Il corporativismo del terzo millennio”.
Considerato però che il sottoscritto mancherà ad una parola data (giusta o sbagliata essa sia ma sempre parola è, questo mi hanno insegnato), lo farò ad una condizione… di utilità sociale: che questa incresciosa e assurda vicenda porti beneficio a chi di queste fregnacce politiche non je ne frega niente se non il pensare a sfamare la famiglia (famiglia, che parolona sembrerebbe essere diventata per molti. NdP). L’associazione, nata anche per questo, fondamentalmente per questo, ha costituito oggi stesso una raccolta fondi specifica denominata “Pro poveri”: ogni persona contraria allo svolgimento della presentazione libraria può versare all’Associazione entro sabato 2 Dicembre una donazione di almeno euro 10. L’intera somma sarà destinata in beneficenza. La destinazione della raccolta fondi sarà seguita da un Comitato di Garanti scelta fra gli oltre 150 associati.
Viste le tante sigle firmatarie della protesta e migliaia di liberi cittadini contrari alla presentazione libraria, ci aspettiamo la raccolta appunto di migliaia di euro da destinare a fin di bene, così da chiudere questa “farsa” nel miglior modo possibile: SMETTENDOCELA!
I tempi per espletare il versamento ci sono, considerato che per mobilitare il mondo lo si è fatto in un battito di ciglia. Ovviamente la condizione decadrà senza il raggiungimento di un cospicuo numero di aderenti. Se non ci saranno donazioni sufficienti a conferma del reale diniego della popolazione (il Popolo è sovrano… ovviament non una parte del Popolo), l’Associazione sarà libera di annullare la seconda decisione e far svolgere regolarmente, in regola e nel rispetto della Legge vigente, la presentazione libraria, destinando comunque l’eventuale minimo ricevuto in beneficenza.
Tanto si è deciso e tanto si rispetterà.
Questi gli estremi per il bonifico:
Banca: UniCredit S.p.A.
IBAN: IT11 D020 0802 6260 0010 4409 184
Beneficiario: Accademia di Babele
Causale: Pro poveri