Accertamenti di natura genetica per cercare tracce di sangue di Renata Rapposelli sugli oggetti sequestrati a casa di Giuseppe e Simone Santoleri, ex marito e figlio della pittrice. E poi, analisi minuziose per risalire al contenuto e alla provenienza dei fogli di carta trovati addosso al cadavere di Reny. Sono questi i passi investigativi mossi dalla procura di Ancona per scorgere una soluzione al mistero della pittrice trovata morta il 10 novembre in un dirupo di Tolentino. Dopo gli accertamenti effettuati nei giorni scorsi dai Ris sulla Fiat 600 degli indagati e sul terriccio della contrada Pianarucci, gli inquirenti hanno spostato l’attenzione sui cuscini, lenzuola e coperte su cui potrebbe aver lasciato delle tracce biologiche Renata il giorno del suo arrivo a Giulianova. La biancheria è stata analizzata questa mattina, attraverso un accertamento irripetibile chiesto dal pm Andrea Laurino, all’Istituto di Medicina legale di Torrette. A svolgere le operazioni, le dottoresse Loredana Buscemi e Federica Alessandrini. Ad essere al centro delle analisi genetiche finalizzate alla ricerca di tracce di dna, anche alcuni fogli di carta rinvenuti sul cadavere in sede di autopsia e pezzi di buste di plastica trovati in contrada Pianarucci. Il prossimo step riguarderà degli accertamenti che si concentreranno esclusivamente sui rimasugli di carta scovati tra il corpo di Reny e quello che era rimasto dei suoi vestiti. Il pm affiderà una perizia merceologica a un esperto per capire la natura, la provenienza e la consistenza di quei fogli, sui cui non si riuscirebbe a risalire a occhio nudo al contenuto. In settimana, inoltre, previsto l’affidamento dell’incarico a un analista per scandagliare tutti i cellulari sequestrati fino a questo momento. Oltre ai 7 portati via ai Santoleri, ce ne sarebbero 2 ritrovati in casa di Renata.
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