Quattro ore di sciopero, la data sarà ufficializzata domani, ma si parla del 15 dicembre. I lavoratori di Aerdorica, dopo l’ennesima fumata nera sull’accordo per la riduzione dei costi del personale, hanno deciso per la mobilitazione. Nemmeno il tavolo in prefettura ad Ancona, che inizialmente sembrava aver calmato le acque, è servito per avvicinare le posizioni di azienda e dipendenti. «Non ci sono le condizioni per poter proseguire e chiudere positivamente la procedura di raffreddamento tra noi e Aerdorica» la dichiarazione delle segreterie regionali di Fit Cisl, Filt Cgil, e Uiltrasporti Marche. Troppo pesante il taglio delle retribuzioni chiesto da Federica Massei, amministratrice unica della società che gestisce il Sanzio, per le tasche dei lavoratori che rispediscono al mittente la proposta di rinunciare al 12% per gli stipendi fino a 20 mila euro annui e del 15% per quelli superiori ai 40 mila. Dunque si torna al muro contro muro. Nessuna alternativa alla sciopero. Ancora da definire qualche dettaglio, ma con molta probabilità il personale di Aerdorica incrocerà le braccia il 15 dicembre, quattro ore al mattino. Domani l’ufficializzazione della data. Uno sciopero che potrebbe arrivare troppo tardi, dopo la sentenza del tribunale fallimentare prevista per il 14 dicembre, ma che potrebbe slittare ancora aspettando l’apertura delle buste dell’evidenza pubblica (prevista per il 21 dicembre) per l’acquisizione da parte di privati delle quote dell’Aeroporto delle Marche ora in mano alla Regione. In giornata era previsto il deposito della relazione del ctu nominato dal tribunale sulla solidità del piano di risanamento di Aerdorica. In attesa della sentenza del Tribunale e dell’esito del bando e in assenza di un accordo tra le parti il 7 dicembre potrebbero iniziare ad arrivare le lettere di licenziamento per i 30 esuberi dichiarati dall’azienda.
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In questa fase difficile uno sciopero mi sembra fuori luogo!