Dopo le ultime scosse di terremoto è stata dichiarata inagibile un’intera ala di palazzo Campana, quella dell’ex liceo classico che da un decennio ospita diverse associazioni culturali di Osimo. Dopo domani, il 6 dicembre, però c’è un appuntamento che tiene tutti con il fiato sospeso: i tecnici della Regione effetueranno un sopralluogo anche nel piano nobile del complesso settecentesco per escludere problemi di stabilità. L’inagibilità delle stanze dell’ex liceo sono state comunicate dallo stesso istituto Campana con lettera agli affittuari, all’Accademia Lirica, a Teatro Aperto, alla Banda, l’associazione nazionale Invalidi civili e all’Auser che hanno già però trovato un’altra sede. Mentre l’Università delle Tre Età aveva già da lasciato quei locali proprio nell’insicurezza che ispiravano le crepe sui muri e il dissesto del pavimento, e Teatro Aperto per gli stessi motivi non li frequentava più, l’Accademia ora si è sistemata in un appartamento del vicino palazzo Gallo-Carradori di proprietà della Curia (quello a fianco di Original Marines) con l’opzione di poter utilizzare anche il foyer del teatro. Anche l’Auser, gli invalidi civili e la banda hanno già trovato soluzioni alternative. Il Campana è intenzionato a ristrutturare i locali ed ha già avviato la pratica per accedere ai fondi regionali post-sisma ma non c’è certezza sulla tempistica di avvio del cantiere. La relazione dopo l’ultimo sopralluogo dei tecnici è stata perentoria, tutti e i tre piani dell’ex liceo non sono agibili.
La speranza è che non sia dichiarato tale anche il piano centrale di Palazzo Campana, quello che ospita la biblioteca, l’aula magna e sopratutto le grandi mostre di respito nazionale. “Sarebbe un inconveniente non irrilevante perché per il 2018 sono in programma una serie di importanti eventi, a partire dal Giro D’Italia – spiega Matteo Biscarini, il presidenti dell’istituto Campana – L’organizzazione ci ha chiesto di mettere a disposizione le nostre stanze per trasformarlo nel quartier generale dove accogliere giornalisti, campioni e staff tecnici nei due giorni di arrivo e partenza della tappa Assisi-Osimo (leggi l’articolo)”. Non basta. “Stiamo studiando anche l’ipotesi di organizzare una mostra con i quadri in arrivo del museo diocesano di Milano- annuncia Biscarini – nello scambio culturale con le opere salvate dalla rete museale dei Sibillini, dopo il terremoto 2016 (leggi l’articolo). Ecco perché siamo preoccupati che il piano nobile venga dichiarato inagibile e che possano saltare questi ed altri progetti in elaborazione. Stanno, ad esempio, per rientrare le nostre tele che abbiamo fatto restaurare per 60mila euro, dove potremo sistemarle se i locali sono impraticabili? Allo stesso tempo rischia di arenarsi anche il progetto di rendere fruibile con visite la biblioteca e le stesse sale del palazzo, collegato anche all’apertura al pubblico delle grotte con i bassorilievi” (leggi l’articolo).
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