Accordo sulla fusione Inrca-ospedale di Osimo per il personale del comparto saniatrio, Fp Cgil, Cisl Fp ritengono che si tratti “di un importante risultato che risponde alla richiesta più volte avanzata di consentire in ogni caso il diritto di opzione al personale coinvolto nella procedura” commentano le organizzazioni sindacali. Giovedì mattina anche le sigli dei sindacati che tutelano i medici saranno informati sull’accordo che Asur e Inrca vorrebbe stringere in vista della fusione per incorporazione del Ss. Benvenuto e Rocco con l’ospedale della Montagnola di Ancona.
L’accordo che le sigle sindacali del comparto formalizzeranno sempre giovedì mattina riguarda 217 operatori, tra infermieri, tecnici, oss e personale amministrativo, che attualmente operano presso l’ ospedale osimano, “di cui 49 resteranno all’area vasta 2 -spiegano Stefania Ragnetti eAlessandro Mancinelli referenti rispettivamente di Fp Cgil- Cisl Fp di Ancona in quanto le funzioni da loro svolte sono esercitate essenzialmente per l’ attività territoriale. 168 operatori transiteranno invece all’ Inrca rimanendo ad operare presso l’ospedale di Osimo per consentirne il funzionamento sotto la nuova proprietà. L’ accordo prevede che ai 168 operatori destinati all’Inrca , prima del passaggio che avverrà il 1 gennaio 2018, venga data la possibilità di rimanere dipendenti dell’ area vasta 2 attraverso un bando di mobilità interna su posti presenti nel territorio della ex zona 7 (da Loreto ad Ancona, fino Chiaravalle). Chi dovesse partecipare al bando, che si attiverà immediatamente nel mese di dicembre, e dovesse accettare la destinazione assegnata, sarà sostituito nella propria attività con altro personale al fine di mantenere operativo il presidio ospedaliero”. Per quanti passeranno alle dipendenze dell’Inrca, puntalizzano Cgil e Cisl “non vi saranno mutamenti né di stipendio nè di trattamento previdenziale o normativo. L’Inrca infatti è un ente del Servizio sanitario esattamente come l’ area vasta. In una prima fase l’elaborazione stessa degli stipendi, così come altri servizi di approvvigionamento o di natura informatica, sarà garantita dall’ Asur. Un importante risultato sulla cui corretta applicazione vigileremo attentamente”.
L’unione sindacale di base invece parla di “attacco ai lavoratori della sanità, da parte dell’Asur e delle Aree Vaste” dopo la decisioni dei vertici dell’Amministrazione regionale di ridimensionare l’ospedalità in AV2 attraverso la fusione per incorporazione dell’ospedale di Osimo nell’Inrca. Un passaggio secondo Milena Montesi e Stefano Tenenti dell’Usb che viene fatto “anche attraverso il pesante taglio dei fondi della Produttività dei Dipendenti di AV5 e AV2 per compensare il lavoro straordinario, cosa per la quale L’Unione Sindacale di Base ha già diffidato i vertici aziendali. Come se non bastasse, la direzione dell’Asur ha emanato una circolare a tutte le direzioni di Area Vasta con la quale si puniscono ulteriormente, sempre sul piano economico, i lavoratori turnisti, sempre di meno, che con il loro lavoro mantengono ancora efficiente un Servizio Sanitario Pubblico sempre più maltrattato e privatizzato. Si toglie infatti dalla retribuzione il compenso economico derivante dal fatto che si lavora, con grande disagio, nei giorni Festivi”. Usb non ci sta e chiede a tutti i lavoratori della sanità interessati da questa ulteriore operazione e che non intendono far calpestare i loro diritti, “di reagire appoggiando le iniziative che questo sindacato metterà in campo nei prossimi giorni. Queste decisioni punitive,che riducono lo stipendio dei Dipendenti, vengono prese senza nessuna consultazione e contrattazione sindacale ma si adottano provvedimenti unilaterali che contrastano con il contratto nazionale e come in questo caso con accordi stipulati nelle sedi di contrattazione decentrata”.
Fusione Inrca-Osimo accordo fatto per il personale: gli operatori del 118 restano nell’Area Vasta 2
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