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Sciopero dei medici, alta adesione
Mercante: “Altre due giornate
se non ci ascoltano”

SANITA' – Nelle Marche adesione all'80% alla protesta indetta martedì dai sindacati dei medici per chiedere maggiori finanziamenti al servizio sanitario nazionale. Il segretario regionale Anaao-Assomed: “Altre proteste a gennaio se la politica non porrà attenzione alla questione”

Al centro Oriano Mercante

 

Oltre 80% di adesioni da parte dei medici, piena solidarietà da parte dei cittadini, accordo intersindacale completo. “Per tutti questi motivi lo sciopero del 12 dicembre è stato un successo – ha detto Oriano Mercante, segretario regionale di Anaao-Assomed raggiunto a Roma dove ha partecipato prima al coordinamento dei segretari regionali e poi al consiglio nazionale guidato dal presidente Costantino Troise”. “Siamo pronti ad indire altre due giornate di sciopero per il prossimo gennaio – ha aggiunto – e continueremo nella nostra protesta finché la politica non porrà attenzione alla questione”. All’origine dello sciopero al quale hanno aderito tutte le organizzazioni sindacali c’è una tematica che riguarda tutti.

I rappresentanti delle sigle sindacali riuniti a Roma

“Chiediamo la difesa della sanità pubblica che deve svolgere un ruolo universale e solidale, e chiediamo che nella Legge Finanziaria ci sia un adeguamento finanziario a favore del Servizio Sanitario Pubblico nell’interesse dei cittadini”. “Da anni non si vedeva uno sciopero così partecipato – ha puntualizzato il segretario regionale di Anaao-Assomed – ed il fatto che oltre a noi abbiano aderito tutte le sigle sindacali AAROI-EMAC – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – CIMO – CISL MEDICI – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) –– FESMED – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – UIL FPL Coordinamento Nazionale Delle Aree Contrattuali Medica E Veterinaria, dovrebbe già di per sé evidenziare che la protesta è sostanziale e più che legittima. “Siamo pronti al dialogo ma vogliamo che alle tante parole di questi anni seguano dei fatti concreti: il Parlamento ha l’occasione di provvedere. In caso contrario incroceremo ancora le braccia. I cittadini sanno che stiamo lottando per loro e non contro di loro” ha concluso Mercante.

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