Aerdorica, continuare a volare o rimanere a terra, il tribunale fallimentare non ha ancora sciolto il dubbio. Ma un punto a favore del Sanzio arriva dal consulente tecnico nominato dalla magistratura, Renato Santini, curatore fallimentare di Aeradria, la società che gestiva l’aeroporto di Rimini Fellini. In aula oggi è stata letta la sua relazione, che sostanzialmente salva il Sanzio. L’unica domanda del giudice è semplice: l’insolvenza di Aerdorica è strutturale? Per Santini, la società potrebbe continuare a gestire l’aeroporto, a patto di mettere in atto i tagli da 1,5 milioni di euro previsti dall’amministratore unico Federica Massei e il piano di risanamento da 21 milioni di euro approvato dalla Regione. In udienza stamattina si è presentata anche Massei. “Abbiamo ripercorso il piano di risanamento – ha commentato l’amministratore unico all’uscita dell’udienza -. Sono intervenuta in merito agli ultimi 6 mesi di attività: ho presentato tutti i contratti di lavoro firmati con le compagnie aeree tra cui Volotea e un tour operator russo. Ho sottolineato come in questi mesi Aerdorica abbia stretto più contratti in 6 mesi che negli ultimi anni. Sta mantenendo gli impegni finanziari con tutti – ha aggiunto Massei -. Oltre a farsi carico dei debiti, stiamo gestendo l’attività ordinaria. Le rate che paghiamo ad Equitalia sono più di 100mila euro al mese. La relazione del consulente tecnico ha dato atto che c’è un piano di risanamento in corso e che le risorse che chiediamo alla Regione sono destinate a questo”. Massei saluta con una battuta. “Il pm Gubinelli mi ha detto: speriamo di incontrarci in aeroporto. Spero sia un augurio”. Ma il punto a favore di Aerdorica non mette al sicuro il futuro del Sanzio. Resta da trovare un accordo con i lavoratori sui tagli agli stipendi che valgono risparmi da 1,5 milioni di euro per la società. I circa 100 dipendenti non ci stanno a passare come la causa del fallimento della società e ricordano come hanno già compiuto ogni sacrificio che è stato chiesto per il salvataggio. Per questo l’assemblea dei lavoratori ha proclamato 4 ore di sciopero da mettere in pratica entro gennaio. L’ultima ipotesi avanzata sul tavolo per evitare i tagli è un piano di prepensionamenti. In mancanza di accordi, si rischiano esuberi per oltre 30 dipendenti. Tutto questo mentre a giorni è atteso lo “showdown” sulla privatizzazione, il momento di scoprire le carte: il 21 dicembre si chiudono i termini per presentare una proposta di acquisto del pacchetto di maggioranza di Aerdorica, oggi in mano alla Regione. Si parte da una base d’asta di 13 milioni di euro per rilevare la società. Chi alzerà la mano?
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Che vergogna !!! Avete la capacità del ” nulla “…. !!!! Solo fallimenti è quello che si assiste in questa regione . Non avete le capacità di gestione ? Andate a casa !!