Aerdorica, si gioca a carte scoperte e nessuno si fa avanti per rilevare dalla Regione il pacchetto di maggioranza del Sanzio. Alla scadenza di oggi alle 12 non è pervenuta nessuna risposta la bando di gara aperto lo scorso 8 novembre, annunciato e preparato dalla giunta regionale dallo scorso giugno. Un bando di gara che lasciava presupporre il decisivo ingresso in società di un privato per il rilancio del Sanzio, dopo anni di abboccamenti e trattative, tutti finiti in fumate nere. Base d’asta di 13 milioni di euro per rilevare il pacchetto di maggioranza della società Aerdorica, con i suoi 38 milioni di debito ereditati dalla gestione Morriale, la garanzia del piano di risanamento da 21 milioni di euro messa sul tavolo dalla Regione, ma anche la spada di Damocle dell’istanza prefallimentare avviata dal tribunale di Ancona. Il giudice non ha ancora sciolto le riserve sul futuro di Aerdorica, forse proprio in attesa di vedere la mossa dei privati, che al momento dello “showdown” non si sono fatti avanti. “La gara deserta è un risultato prevedibile – commenta Federica Massei amministratore unico della società – vista la concomitanza con il periodo dell’istruttoria prefallimentare. Certamente le manifestazioni di interesse pervenute nelle scorse settimane avrebbero potuto avere un seguito più concreto in un altro contesto. Due gruppi stranieri in particolare avevano intrapreso la strada della due-diligence ma per ora, comprensibilmente, non hanno concretizzato l’interesse.
È evidente che un investimento di oltre 13 milioni di euro in un percorso prefallimentare difficilmente avrebbe potuto trovare investitori. Siamo già pronti a proporre nuovamente il bando una volta perfezionato il percorso di risanamento”. Dunque, il pallino torna alla magistratura, chiamata ad esprimersi sull’istanza di fallimento avviata dal pm Gubinelli. A favore del Sanzio gioca il parere favorevole espresso dal consulente tecnico nominato dal tribunale Renato Santini, già curatore fallimentare di Aeradria di Rimini. Secondo il tecnico, il piano di risanamento Massei, che prevede tagli alle spese del personale per 1,5 milioni di euro, può riportare i conti del Sanzio in pareggio, se affiancato al piano di risanamento approvato dalla Regione. Un piano che però viene contestato dai lavoratori, stanchi di fare sacrifici: hanno già bocciato la proposta nel referendum aziendale e indetto una giornata di sciopero per il prossimo gennaio. Senza intesa con i dipendenti, Massei potrebbe spingere sugli esuberi, in 30 rischiano il posto. Altro punto a favore che potrà far valere l’amministratore unico è il recente accordo chiuso con EasyJet, per il collegamento con Londra Gatwick dalla prossima estate. Dopo il duro colpo dell’addio di Alitalia, è arrivato l’accordo strategico in vista del 2018, quando dovranno essere rinegoziati i contratti con Ryanair. Possibile dunque un avvicendamento tra le low cost, in caso di mancata intesa con la compagnia irlandese, per non lasciare il Sanzio a terra.
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acquisto pacchetto maggioranza 13 milioni di euro + il fardello dei debiti della passata gestione ( disastro ) 38 milioni = aiuto della regione per risanamento, con 100 milioni di euro disponibili si compra tutto e credo che anche il Tribunale chiude la pratica…