“Il sindaco Pugnaloni dice di aver vinto la scommessa con le opposizioni circa le sorti dell’ospedale. Ma gli osimani hanno vinto o perso l’ospedale di cui dovrebbero disporre? Ai posteri l’ardua sentenza. Nel frattempo conviene augurarsi tanta salute”. La replica al primo cittadino democrat di Osimo, ieri in visita tra le corsie dell’ospedale di Osimo-Inrca per salutare gli operatori sanitari, arriva dal capogruppo di minoranza Sandro Antonelli (liste civiche). Le liste civiche nel dibattito social di questi primi giorni del 2018 non hanno lesinato critiche al nuovo corso della sanità osimana. Nella schermaglia di post su facebook, ingaggiata con lo stesso sindaco Pugnaloni, hanno ricordato le tappe salienti che hanno portato a questo epilogo. “Nel 2007 la Regione (a guida Pd) ha stabilito che l’ospedale di Osimo invece che a San Sabino venisse realizzato all’Aspio. – hanno rammentato i movimenti politici latiniani – Ci siamo opposti, anche con ricorsi giudiziari, per mantenere la sede a San Sabino. Invece il partito di Pugnaloni di Osimo ha difeso la scelta della Regione della nuova sede all’Aspio di Camerano. L’accordo da noi sottoscritto con la Regione l’8 ottobre 2009 stabiliva la conservazione dell’ospedale di Osimo fino alla realizzazione del nuovo ospedale di Osimo che aveva la chiara denominazione Ospedale di Rete / Inrca, in quanto l’immobile avrebbe contenuto in porzioni autonome e distinte sia i presidi ospedalieri di Osimo, Loreto e Chiaravalle sia l’Inrca. Questo accordo ha resistito fino all’9 giugno 2014 (giorno dell’elezione del sindaco Pugnaloni al ballottaggio ndr) poi è stata fatta carta straccia .Ora l’Inrca ha inglobato l’ospedale di Osimo (cessione del ramo)”.
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Che banalità. Quando mai ci si augurerebbe di andare in ospedale