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La Casa del Capitano
si libera del Nautico:
parte la prima demolizione

ANCONA – Approvato dalla giunta il progetto presentato dallo studio Zoppi per ridisegnare l'accesso al porto antico e agli scavi archeologici: giù l'officina, per ora resta in piedi la palestra, in attesa di definire il futuro dell'istituto tecnico di lungomare Vanvitelli

Il progetto per liberare la Casa del Capitano dagli edifici del Nautico

 

Giù il laboratorio officina, per ora si salva la palestra, in attesa di definire il futuro dell’istituto tecnico di lungomare Vanvitelli. Il porto antico guadagna metri e ossigeno. Approvato dalla giunta il progetto esecutivo di demolizione parziale del Nautico. Il progetto è stato presentato dallo studio di ingegneria Zoppi, redatto dagli ingegneri Paolo e Caterina Zoppi e Giuseppe Di Cosmo. Lavori previsti per 200mila euro. Per ora ci si limita alla demolizione del laboratorio officina dell’istituto tecnico di 500 metri quadri, lo stesso destino per i locali di servizio alla palestra è stato rinviato ad un secondo stralcio. Sul futuro del Nautico resta invece il punto interrogativo: l’intera demolizione era prevista dal Comune già dal lontano piano particolareggiato del 1999, ricorda la delibera di giunta, per riqualificare il fronte mare e l’area di cerniera con il centro storico. Lo avevano previsto anche gli architetti Massimo Carmassi, Giancarlo De Carlo e Francesco Venezia, che già dagli anni 2000 erano stati coinvolti dalla giunta Galeazzi per ridisegnare Lungomare Vanvitelli. Sfumata l’ipotesi di un trasferimento della Soprintendenza archeologica da via Birarelli alle aule dell’istituto tecnico, restano in ballo diverse ipotesi, tra cui attrezzature di servizio per l’accoglienza turistica dei crocieristi e poli espositivi. Gli studenti del Nautico invece saranno accorpati nella sede dell’istituto tecnico Volterra di via Esino, dove già sono presenti alcune classi dell’Elia, e dove sono già stati intercettati i fondi statali per realizzare la nuova ala del plesso scolastico. La Casa del Capitano attualmente ospita il Planetario dell’Istituto Nautico e una mostra permanente di strumenti nautici ed astronomici. Tempi previsti per la demolizione dell’officina, circa 2 mesi, compresi i ritardi dovuti al maltempo. L’area resterà coperta da una pavimentazione provvisoria in porfido, in attesa di una organizzazione più precisa degli spazi. L’intervento di demolizione, pur non essendo finanziato con i fondi Iti Investimenti territoriali integrati assegnati dalla Regione alle città, rientra nella visione più generale del waterfront (leggi l’articolo).

Il Nautico, sulla destra l’edificio che sarà demolito per fare spazio al tratto di mura storiche del porto e alla Casa del Capitano

Durante il 2018, il Comune conta già di poter impiegare le risorse europee vinte per la riqualificazione del porto antico: 2,2 milioni per la nuova illuminazione fronte mare dal molo nord a piazza della Repubblica, 841mila euro per la sistemazione di piazza Dante con la scalinata scenografica di Palazzo degli Anziani, 816mila euro per il percorso archeologico con il recupero degli scavi del porto traianeo, 100mila euro per il nuovo “urban center” al piano terra di Palazzo degli Anziani (leggi l’articolo)

Waterfront: giù la palestra, resta l’incognita Nautico

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