Il Tribunale di Ancona si pronuncerà il 25 gennaio sulla richiesta di fallimento di Aerdorica, la società che gestisce l’Aeroporto delle Marche, avanzata dal pm Paolo Gubinelli. Il rinvio della sentenza, in attesa che la Commissione Europea si esprima sulla configurabilità o meno della natura di aiuto di Stato per l’aumento di capitale fino a 20 milioni, stanziato dalla Regione. Nel provvedimento si prende comunque atto degli aspetti positivi del piano di risanamento messo in campo dal nuovo management guidato da Federica Massei e del superamento della paventata situazione d’insolvenza. Tutto però è condizionato alla possibilità per Aerdorica di disporre dell’aumento di capitale deciso dalla Regione e di affrontare così i versamenti e gli impegni dei quali si è assunta l’obbligo. Il collegio di giudici, guidato da Francesca Miconi, ha inoltre chiesto al consulente tecnico un’integrazione di perizia sull’impattoche avrebbe l’eventuale restituzione di anticipi, già erogati dalla Regione, qualora anch’essi venissero infine considerati aiuto di Stato.
Altra condizione perché il piano di risanamento regga è il taglio del costo del lavoro. Un taglio da 1,4 milioni sul quale i vertici di Aerdorica ed i sindacati non hanno ancora trovato un’intesa, mentre resta lo spettro dei licenziamenti per una trentina dei 97 dipendenti. Un nuovo faccia a faccia tra azienda e sindacati è previsto per mercoledì 10 gennaio. Allo scadere dei 75 giorni della procedura per i licenziamenti collettivi. E dopo l’introduzione di alcune misure di risparmio, come i turni spezzati, se non dovesse trovarsi l’accordo, scatterebbero i licenziamenti.
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