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«Più vigili in strada»,
si apre l’era Rovaldi
al comando della Municipale

ANCONA - Riorganizzazione del personale e maggiore presenza sul territorio, le priorità del nuovo numero uno dei vigili urbani, che si è presentato alla città

Il nuovo comandante dei vigili urbani di Ancona, Liliana Rovaldi

 

Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli con il nuovo comandante dei vigili urbani, Liliana Rovaldi

 

Più vigili sul territorio, in strada. È l’imperativo del nuovo comandante della polizia municipale di Ancona, Liliana Rovaldi. In servizio dal 16 dicembre, Rovaldi ha terminato «la fase di ambientamento» ed è pronta a dare la sua impronta al corpo di Ancona. «Ho trovato molte professionalità e sono certa che avranno la possibilità di emergere» le parole di Rovaldi nel giorno della sua presentazione pubblica. «Per prima cosa ho iniziato quelle che ho chiamato consultazioni, ho voluto incontrare tutti i responsabili di sezione ed il personale. La mia priorità, oltre alla riorganizzazione del comando, è la presenza sul territorio, con i vigili in strada a garantire la sicurezza urbana, per quello che è nelle nostre competenze, ed il rispetto delle regole. Indosso la divisa dal 1980 e la mia carriera è iniziata proprio sul territorio. Sono un’operativa».

Una novantina i vigili che si troverà a guidare Rovaldi, arrivata al comando nell’anno in cui sono previste nuove assunzioni dopo un lungo stop al turn over. Saranno 14 i nuovi agenti che prenderanno servizio, con un saldo positivo tra pensionamenti e nuovi ingressi di circa 10 unità. A questi si aggiungeranno altri 15 vigili a tempo determinato per il periodo estivo.  «Conosco il funzionamento di un comando di polizia municipale e credo di poter lavorare bene − sottolinea Rovaldi −. Spero di accontentare molti e scontentare pochi ed io stessa sarò molto presente. Credo in questo lavoro, che è stato l’unico che ho fatto nella mia vita, e so che l’evoluzione sociale ed economica degli ultimi anni ha aumentato le forme di stress nei cittadini, ma faremo rispettare le regole. Non come forma di vessazione, ma di educazione civica». E ci sarà lavoro da fare, a giudicare dai numeri sulle sanzioni del 2017. Ma secondo Rovaldi gli anconetani non sono più indisciplinati che altrove. «I problemi di Ancona sono gli stessi delle altre città della provincia. Sono stata 35 anni a Jesi e vivo a Senigallia e le dinamiche sono identiche, ma le dimensioni di Ancona con i suoi 100mila abitanti amplificano i problemi».

Nel 2017 state 58.259 le sanzioni per contravvenzioni al Codice della Strada elevate dalla sezione viabilità della polizia municipale di Ancona. Di queste, 36.129 quelle elevate direttamente dalle pattuglie dei vigili mentre 21.598 quelle effettuate dagli ausiliari di M&P. Ammontano invece a 471 le multe degli ausiliari in servizio a Portonovo così come sono 61 quelle elevate dagli ausiliari di Conerobus. Di queste infrazioni, 11.535 sono state rilevate eccesso di velocità riscontrata con autovelox e telelaser. Ancora: 166 violazioni per mancanza di assicurazione e 399 per mancata revisione. Sono state 1.235 le auto sanzionate per la circolazione in area pedonale ztl in piazza del Plebiscito. Sempre più difficile l’osservanza dei regolamenti comunali: aumentano le sanzioni per la loro violazione (5.041), delle quali 1.828 per abbandono di rifiuti rilevato dalle telecamere; 1.438 sono le multe effettuate ad altrettanti padroni che hanno lasciato vagare liberamente i cani o non li accudivano.

(A. C.)

(foto Giusy Marinelli)

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