Giallo Rapposelli, la procura cerca indizi nell’account Google della pittrice trovata morta lo scorso novembre, a Tolentino. Si tratta dell’ennesimo accertamento irripetibile disposto dal pm Andrea Laurino per cercare elementi che possano incastrare gli indagati Giuseppe e Simone Santoleri, ex marito e figlio maggiore della 64enne. Secondo quanto disposto dalla magistratura, la perizia servirà per scandagliare il profilo Google, attivo sia sul pc che sullo smartphone (mai ritrovato), della 64enne. L’obiettivo è quello di ricostruire il contesto in cui è maturato il delitto, cercando tracce di spostamenti, contatti, ricerche, messaggi e tutto ciò che è possibile estrapolare dall’account attivato con Google. Le nuove operazioni peritali inizieranno il 23 gennaio e saranno affidate all’analista forense Luca Russo, l’esperto che ha già analizzato tutti i dispositivi elettronici (computer, cellulari e pendrive) sequestrati agli indagati e il pc trovato in casa di Reny durante gli accertamenti svolti dal Ris di Roma e dai carabinieri del Nucleo Investigativo. Il cellulare della donna, invece, non è mai stato ritrovato. L’ultima cella telefonica agganciata è quella di Giulianova, il 9 ottobre, il giorno della scomparsa. Attraverso l’analisi dell’account personale della donna, la procura potrà avere accesso a foto, immagini, file e ricerche effettuate dalla vittima. Tutte informazioni incamerate dal sistema e che potrebbero essere utili per risolvere un giallo ancora aperto.
Omicidio Rapposelli, nuovi esami sul corpo per cercare il dna di Pino e Simone Santoleri
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