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Tar sui rifiuti, civiche scatenate
Pugnaloni: «L’obiettivo resta
l’affidamento senza gara»

SERVIZI – Le civiche di Osimo, Jesi e Ancona Provincia Civica attaccano il Pd dopo la bocciatura dell'azienda unica dei rifiuti. Il sindaco di Osimo insiste: “Troveremo soluzioni in tempi brevi”. Daniele Berardinelli (FI) contro il sindaco Mancinelli: “L'arroganza sbatte contro le leggi”

 

 

Il Tar boccia l’affidamento in house, senza gara, del servizio rifiuti a Multiservizi ed Ecofon da parte dei Comuni della Provincia di Ancona, si scatenano civiche e centrodestra. Sotto accusa il progetto di azienda unica provinciale dei rifiuti sponsorizzata da Ancona e Osimo. Contrari Jesi, Fabriano e Falconara tra le città maggiori. E sono proprio i civici ad affondare il colpo. Duro anche il commento del consigliere comunale di Ancona Daniele Berardinelli. Ma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni non cede. “Prendiamo atto del contenuto della sentenza, valuteremo come comportarci nel futuro prossimo – scrive Pugnaloni -. L’affidamento diretto rimane un istituto giuridico che può essere proposto da Ata. Ai nostri legali il compito di interpretare i rilievi contenuti nel testo del dispositivo, con l’obiettivo di trovare una soluzione in tempi rapidi all’obiettivo prefissato, ovvero l’affidamento in house alle società pubbliche esistenti”. I consiglieri provinciali di Ancona Thomas Cillo, Italo D’Angelo, Andrea Gasparini e Monica Bordoni, attaccano.

I sindaci Simone Pugnaloni e Valeria Mancinelli

“Abbiamo ritenuto che la procedura adottata presentasse motivi di illegittimità e pertanto, come consiglieri provinciali, dopo aver formulato le nostre critiche rimaste inascoltate, avevamo presentato un esposto all’Anac che sottolineava alcuni aspetti della delibera non condivisibili. Oggi, il Tar ha annullato la decisione dell’Ata e di fatto ha confermato i nostri dubbi che volevano essere una critica costruttiva e non frutto di una politica ostativa e pregiudizievole – scrivono i consiglieri -. Ci era stato detto che la decisione da parte dell’Ata aveva tempistiche inderogabili e che pertanto andava adottata con tempestività una decisione coraggiosa nell’interesse della collettività trovandoci in una situazione di grave ritardo sulla definizione di un gestore unico per la raccolta dei rifiuti in Provincia. Ancora una volta, si è invece deciso di rispondere a logiche di partito seguendo la legge dei numeri e non del diritto e del buonsenso. A farne le spese si spera che questa volta non siano solo i cittadini ma anche coloro che si reputano illuminati amministratori propensi ad affrontare cause, fare ricorsi ovviamente a carico dei cittadini piuttosto che verificare prima le decisioni nell’interesse economico e gestionale del sistema di raccolta dei rifiuti e di adottare così una linea di risparmio nella gestione della res publica – conclude Ancona Provincia Civica -. Siamo certi che non mancherà l’ennesimo ricorso al Consiglio di Stato finanziato con i soldi pubblici ma noi garantiamo il nostro impegno nella funzione che ci vede garanti della buona amministrazione denunciando ogni irregolarità”. Le civiche Jesiamo, Jesinsieme e Patto x Jesi ribadiscono la linea del sindaco Bacci. “Non passi in silenzio la sentenza del Tar che dà torto all’affidamento del ciclo gestione rifiuti ad una New Co, guidata da Multiservizi Spa. Una scelta da noi sempre ritenuta scellerata, fortemente voluta dal Comune di Ancona e da altri comuni a guida Pd da cui la lungimirante Jesi aveva preso già le distanze votando contro e comunicando le proprie perplessità sulla correttezza nel procedimento di costituzione. Prospettive di amministrazione diverse: chi la vede dall’alto di una ruota “panoramica” e chi attentamente la osserva con i piedi ben piantati per terra, mettendo l’interesse dei cittadini al centro della propria politica. Ora fuori i responsabili perché, oltre ad una figuraccia istituzionale ci sono “un miliardo” di spiegazioni da dare e soldi pubblici in ballo” attaccano le civiche di Jesi.

Daniele Berardinelli

“L’arroganza sbatte il muso contro le leggi e i giudici – rincara il consigliere Fi Daniele Berardinelli -. Sconfitta bruciante per il sindaco di Ancona che ha portato avanti il suo progetto nonostante la contrarietà degli altri sindaci della provincia che avevano previsto la bocciatura di una proposta illegittima. Conoscendo la capacità di manipolare la comunicazione da parte dell’amministrazione comunale, vorrei che fosse chiaro che il Tar non ha bocciato l’idea di avere un gestore unico provinciale dei rifiuti, ma ha ritenuto fuorilegge esclusivamente il progetto voluto espressamente dalla Mancinelli, bocciata due volte, sia come sindaco che come esperta di diritto amministrativo. Avevano ragione i sindaci di Jesi e Falconara, tra gli altri, ad opporsi in tutte le sedi a questo progetto, purtroppo rimasti inascoltati dalla cattiva politica”.

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