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Camera unica nel 2019 e
intanto Ancona presenta
il programma 2018

ATTIVITÀ - Si va avanti con la riforma degli enti camerali, ad aprile l'elezione dei nuovi organi. La territoriale del capoluogo per l'anno in corso mette a disposizione oltre 2 milioni per il sostegno alle imprese, in particolare digitalizzazione, orientamento e formazione dei giovani, turismo. Presentati anche i dati statistici 2017-2018: migliora l'occupazione, Ancona terza per incidenza di start up sul tessuto produttivo

La presentazione del programma 2018 della Camera di Commercio di Ancona, da sx Gordana Gnesutta, presidente di Marchet, Massimiliano Polacco, vice presidente dell’ente camerale, il presidente Giorgio Cataldi ed il segretario generale, Michele De Vita

 

 

Il 2018 sarà l’anno della rivoluzione, quello in cui si compirà il processo di riforma, con la creazione della Camera di Commercio unica delle Marche, che sarà operativa, almeno secondo le ultime previsioni, a gennaio 2019. Il Consiglio dei Ministri infatti ha approvato proprio ieri (8 febbraio) il nuovo decreto di riforma, dopo la dichiarazione di parziale incostituzionalità della Corte Costituzionale dei mesi scorsi. Quindi si va avanti. Entro aprile i Commissari ad acta dovranno avviare la procedura elettiva dei nuovi organi della Camera Unica regionale.

Pur nella prospettiva di accorpamento, l’attività della Camera di Commercio di Ancona non si ferma. Ad illustrare il programma per il 2018, il presidente Giorgio Cataldi ed il segretario generale Michele De Vita, anche in qualità di commissari ad acta delle cinque Camere marchigiane,  Gordana Gnesutta, direttrice dell’Azienda speciale per l’internazionalizzazione Marchet, Massimiliano Polacco, vice presidente della Camera di Commercio di Ancona con delega al Turismo.

PROGRAMMA 2018 CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA. L’ente camerale di Ancona è entrato nel nuovo anno con un impegno di oltre 2,150 milioni per gli interventi economici sul territorio con la volontà di farlo crescere secondo criteri moderni e assennati, percorrendo la via del digitale, scoprendo e valorizzando le vocazioni. Risorse che saranno destinate ai servizi alle imprese ed alle azioni di sviluppo che riguarderanno in particolare l’innovazione e la digitalizzazione. La spinta alle nuove tecnologie, un preciso obiettivo percorso dalla Camera di Commercio già dalla fine dello scorso anno quando l’ente anconetano  è Punto Impresa Digitale (Pid) designato dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del piano Impresa 4.0. Ancora, gli oltre 2 milioni saranno destinati all’orientamento al lavoro ed alle professioni, proseguendo anche nei progetti di alternanza scuola-lavoro, al sostegno alle start up di impresa, alla formazione e cultura d’impresa, la promozione del turismo e valorizzazione del patrimonio culturale, l’internazionalizzazione e affiancamento delle Pmi, allo sviluppo di progetti per la Macroregione adriatico-ionica, per la regolazione e la trasparenza del mercato.

In particolare saranno tre i macroprogetti sui quali si concentrerà l’attività della Camera di Ancona. Il primo riguarda proprio l’ambito del Punto Impresa Digitale con l’emissione di voucher per 200mila euro diretti alle Pmi perché investano nel digitale. Per sostenere le imprese alla loro modernizzazione, saranno a disposizione anche dei digital promoter e sarà organizzata, in collaborazione con l’Università Politecnica e la Camera di Commercio di Fermo, formazione gratuita. Il secondo macroprogetto riguarderà l’ambito dell’orientamento al lavoro e ed alle professioni: saranno assegnati voucher rivolti alle Pmi che ospitino studenti in percorsi di alternanza per 150mila euro. Col premio “Storie di Alternanza” assegneremo  fino a 5mila euro ai video più interessanti realizzati dagli studenti per raccontare la loro esperienza di alternanza in azienda. Saranno organizzati anche percorsi formativi gratuiti per aspiranti imprenditori sotto lo slogan “Parti con noi”. Infine il macroprogetto per la “Valorizzazione della destinazione turistica Marche post sisma”, anche attraverso la collaborazione con l’Azienda speciale Marchet, che organizzerà incoming di operatori e stampa estera per il rilancio del turismo del territorio ed attività formative per il turismo in un’ottica di sviluppo integrato con i piani strategici regionali, con particolare riguardo al comparto agroalimentare e al mercato del Nordeuropa. In ambito turistico, nello specifico, le azioni messe in campo saranno: Incoming “Circle of wine Writers”, rivolto a qualificati professionisti del settore enologico, l’evento di promozione dedicato al vino e al suo territorio con la collaborazione della prestigiosa associazione londinese dei Master of wine. Ancora: “Il turismo tedesco scopre le Marche” (per tour operator dalla Germania), “Turismo Marche allo specchio”, per giornalisti dalla Germania, “Valorizzazione dei borghi marchigiani” (per tour operator da USA e Canada), “Lifestyle Marche: il nord Europa scopre i nostri tesori” (per giornalisti dei paesi scadinavi), percorsi formativi su marketing turistico dedicato alle strutture ricettive locali per il riposizionamento sul mercato dell’offerta turistica secondo le nuove tendenza.

Il segretario generale della Camera di Commercio di Ancona, Michele De Vita

DATI STATISTICI. L’azione della Camera di Commercio di Ancona, in questo anno di transizione verso la Camera Unica regionale si inserisce in un quadro di lieve miglioramento economico ed occupazionale delle Marche, nonostante la provincia di Ancona continui a soffrire rispetto alla media regionale. I dati statistici elaborati dalla Camera di Commercio sono quelli contenuti nel Registro Imprese, grazie ai quali è possibile determinare in che modo cambi il tessuto imprenditoriale di un determinato territorio. Sul fronte occupazione, nel 2016 il tasso di disoccupazione tra i giovani marchigiani compresi tra i 15 e i 24 anni è sceso fino al 31%, un dato significativamente più basso di quello di 2 anni prima, quando aveva raggiunto il 36,4%. Quello delle opportunità di lavoro per i più giovani resta comunque un problema di primissimo piano a livello nazionale, dato anche l’evidente divario con i casi d’eccellenza. Per il 2018 si prevedono quasi 10mila nuovi contratti (9.960) tra gennaio e marzo, di cui 4.450 solo nel mese di gennaio. L’industria, fatto inconsueto, fa la parte del leone, assorbendo il 53,6% dei nuovi ingressi (in particolare, le imprese della meccanica e della meccatronica). Nonostante la crisi lavorativa, rimane difficile reperire quasi il 30% delle figure professionali, soprattutto: progettisti, ingegneri e tecnici in campo informatico e della produzione; tecnici delle vendite ed operai specializzati in edilizia. Le nuove opportunità riguardano giovani sino a 29 anni nel 32,9% dei casi, laureati il 15,4%.

Il vice presidente della Camera di Commercio, Massimiliano Polacco

Sul fronte imprese, nel corso dei 12 mesi dello scorso anno, si sono iscritte 2.564 imprese, qualche decina in meno rispetto a quelle del 2016 (2.625). Anche in riferimento alle cessazioni d’impresa, considerate al netto delle cancellazioni effettuate d’ufficio, il 2017 fa rilevare un decremento, sono infatti 2.718, mentre erano 2.803 l’anno precedente. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni nette che deriva da tali flussi in ingresso e in uscita relativi al tessuto imprenditoriale della provincia di Ancona resta quindi ancora negativo ed è pari -154 unità. In termini relativi, in rapporto cioè al totale delle imprese registrate al 31 dicembre 2016, il tasso di crescita annuale si mantiene dunque negativo ed è pari a -0,33%. Non è così se si esaminano i dati delle Marche e del Paese: la regione torna infatti a crescere con un tasso pari a +0,28% (era -0,17% nel 2016), che per l’Italia nel complesso sale a +0,75% (+0,68% nel 2016). La provincia di Ancona rimane un territorio vivace per quanto riguarda la nascita di start up innovative in rapporto al numero di società di capitali attive nella provincia, Ancona è terza con 111 start up ogni 10mila abitanti, dopo Ascoli Piceno, terza con 148 nuove imprese di ultima generazione, e dietro a Trento e Trieste a pari merito con 152 start up.  A giocare un ruolo centrale in questo settore la presenza dell’Università Politecnica delle Marche, della competizione di idee d’impresa ECapital e di diversi incubatori aziendali.

Infine l’export. Nel quadro delle regioni italiane, le Marche si pongono in controtendenza rispetto all’andamento italiano, con una contrazione delle esportazioni del -1,0% rispetto ai primi nove mesi del 2016, assieme ad altre due regioni che evidenziano risultati maggiormente negativi, quali il Molise (-30,4%) e la Basilicata (-16,4%).

(A. C.)

(foto di Giusy Marinelli)

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