Si è tenuto nella serata di ieri al Caffe della Stazione un incontro aperto alla cittadinanza, organizzato dal Comitato Abbadia – Osimo Stazione per parlare dell’annoso problema dell’inquinamento atmosferico nella popolosa frazione. Un tema molto sentito dai cittadini di Osimo Stazione, a causa del grande flusso veicolare che interessa la frazione, attraversata dalla Strada Statale 16. Traffico che si è addirittura intensificato negli ultimi tempi, in seguito al crollo del ponte autostradale, avvenuto lo scorso anno, che ha deviato il transito proprio lungo l’asse viario della frazione.
Nel corso della serata è emersa sempre più forte la preoccupazione dei cittadini per le ripercussioni sulla salute dei livelli delle poveri sottili. Di questo aveva parlato recentemente «il sindaco Simone Pugnaloni, che nel corso di una riunione di quartiere – precisa la consigliera comunale Monica Bordoni – aveva illustrato ai cittadini una serie di dati rilevati, a suo dire, dalla centralina dell’Arpam e che a suo parere non avrebbero superato i valori considerati a rischio, ma in realtà questi dati non sono ancora pronti. Ho effettuato l’accesso agli atti e l’Arpam mi ha risposto che ad oggi questi dati non sono ancora pronti, perché la centralina è stata staccata circa 2 giorni fa. I dati dovrebbero arrivare entro due settimane e intanto abbiamo chiesto all’Arpam che, nella sua relazione, ci specifichi anche l’origine delle polveri sottili, se provengono da smog veicolare o dall’inquinamento causato dalle ferrovie».
Nel corso della serata il comitato, in accordo con i cittadini della frazione, ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona «noi cittadini – sottolinea Monica Bordoni – non ci sentiamo tutelati sul monitoraggio del controllo della qualità dell’aria ed è imbarazzante constatare che un’amministrazione comunale ci dica di stare sereni quando in realtà l’Arpam precisa che i dati non sono ancora pronti. Un rimpallo di dati tra Amministrazione Comunale e Arpam, che i cittadini non comprendono, così come non comprendono come mai gli enti preposti non si schierino a favore del loro benessere. Nell’esposto porremo anche la questione del rumore generato dal transito veicolare, che soprattutto in seguito al crollo del ponte autostradale, ha superato la soglia di tollerabilità, costringendo molti abitanti della frazione a vivere barricati in casa». Rinviata la partecipazione dell’allergologo Floriano Bonifazi, che non ha potuto partecipare all’incontro, bloccato a casa dall’influenza. Del suo progetto si parlerà nell’incontro previsto per il prossimo 6 marzo, in occasione del quale saranno illustrati ai cittadini i dati sull’inquinamento atmosferico forniti dall’Arpam.
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