Il settore elettrodomestici resta uno dei comparti maggiori della produzione industriale italiana, con 15 miliardi di affari di cui la maggior parte, 10 miliardi, provenienti dalle vendite estere. Ma la crisi del bianco, dei grandi elettrodomestici è confermata dalla recente indagine di Ceced Italia, associazione di produttori di elettrodomestici, secondo cui numeri del bianco sono diffusamente in calo e resiste solo chi esporta l’alto di gamma rispondendo alla domanda europea e mondiale. Secondo la statistica Ceced Italia la produzione del 2017 si è ridotta per le lavabiancheria (-14%), per i forni (-12%), per i piani cottura (-13,7%), mentre si mantengono stabili i frigoriferi e crescono le lavastoviglie (+6,5%). In Italia il colosso dell’elettrodomestico è la svedese Electrolux, seguita della Whirlpool Emea, che gestisce i siti di Fabriano (piani cottura), Comunanza (lavatrici), Cassinettadi Biandronno (elettrodomestici a incasso), Siena (congelatori), Carinaro (ricambi e accessori), Napoli (lavatrici). A Fabriano, Whirlpool non ha negato la difficoltà: il calo di vendite del mese di gennaio ha causato 8 giorni di fermo consecutivi, sei lavorativi nel mese successivo, dal 23 febbraio al 4 marzo prossimo. La contrazione delle vendite dell’ultimo periodo, tra l’altro, ha portato la holding statunitense a limitare l’orario di alcuni uffici del settore Italia ma non solo, in cui i dipendenti sono passati al contratto di solidarietà al 20%. Per il numero di dipendenti diretti di imprese di elettrodomestici, l’Italia è seconda solo alla Germania, in Europa.
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