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Aerdorica, gli anni di sprechi
ricostruiti dal perito del tribunale

AEROPORTO - Illeciti, atti fraudolenti e sperpero di denaro hanno portato sull'orlo del baratro la società che gestisce il Sanzio durante gli anni a firma Morriale e Belluzzi. È quanto emerge dalla relazione del consulente tecnico del Tribunale, Renato Santini. Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti lanciano l'appello affinché la Commissione europea si pronunci e consenta il trasferimento da parte della Regione dei 20 milioni per l'avvio del piano di risanamento

L’aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio di Falconara (foto d’archivio)

 

Aerdorica, nuovo appello dei sindacati per accelerare il giudizio della Ue ed avviare la ricapitalizzazione della società che gestisce l’Aeroporto delle Marche, che ha richiesto il concordato in continuità per scongiurare il fallimento. Ma intanto dalla relazione del ctu nominato dal Tribunale fallimentare di Ancona, Renato Santini, emergono anni di “mala gestio” che hanno condotto il Sanzio sull’orlo del baratro. Il consulente tecnico salva l’amministrazione in carica dal 2015, che ha tentato di correre ai ripari quando la situazione appariva già compromessa dagli anni firmati Morriale, ma anche Belluzzi. Santini scrive di “sperpero di denaro e di atti fraudolenti” che hanno portato all’attuale situazione dello scalo marchigiano. A pagina 22 della relazione del tecnico si legge degli “illeciti commessi dal direttore generale di Aerdorica Marco Morriale”, per il quale si è arrivati alla sua condanna in primo grado per tre anni di reclusione per peculato e “all’apertura di due nuovi procedimenti a suo carico per turbativa d’asta e peculato con la richiesta di sequestro da parte della guardia di finanza di beni mobili, immobili e risorse finanziarie pari a 1,8 milioni”.

GLI ANNI DI MALA GESTIO. Nella relazione si ricostruiscono le vicende legate all’ex dg di Aerdorica e gli “illeciti commessi dal dg per l’uso personalistico delle risorse societarie, consistenti in atti di appropriazione delle risorse economiche per finalità personali”, quali ad esempio: “assegnazione a se stesso e ad altri collaboratori di auto in uso esclusivo e promiscuo addebitando i costi di manutenzione, assicurazione e trasporto alla società; addebiti ad Aerdorica di costi non inerenti all’attività della società o comunque spropositati”. Non solo. Il ctu parla anche di “contraffazione della fatturazione emessa da Ryanair sul contributo passeggeri luglio-dicembre 2009 relativa alla tratta Ancona-Alghero al fine di esporre un utile di gestione per conseguire indebitamente per se stesso un premio obiettivo per il 2009”. L’impoverimento delle casse di Aerdorica sotto la gestione Morriale avviene anche con l’assegnazione di appalti truccati a società estere create ad hoc, a vantaggio dell’ex dg o di soggetti a lui legati. Si parla di spese per “oltre 2,05 milioni, di cui 400mila rientravano nella disponibilità di Morriale attraverso versamenti diretti o altre società estere di comodo a lui riconducibili”. A queste si aggiungono una serie di altre irregolarità in ordine all’affidamento di appalti strategici per le finalità aziendali.

Ma ce n’è anche per Giovanni Belluzzi, il professore e commercialista chiamato nel 2013 dall’ex governatore Gian Mario Spacca a risollevare le sorti di Aerdorica, che già presentava un debito vicino ai 40 milioni. Contro il professore, come riporta la relazione, il consiglio di amministrazione eletto nel 2015 aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti per evidenziare irregolarità ed onerosità dei compensi e delle spese percepite dallo stesso Belluzzi. Si legge di un “compenso annuo di 18mila euro” per il presidente a cui si aggiungeva “un compenso di 170 euro all’ora o di 1.360 euro al giorno nel caso la giornata lavorativa superasse le 6 ore”. E ancora: “un compenso di fine mandato di 50mila euro”. Si elencano anche rimborsi per 239mila euro “non adeguatamente documentati”. Sotto la lente di ingrandimento anche la consulenza alla società svizzera Helvia Partners Salg per 5 mandati per quasi 900mila euro di spese “nonostante la situazione di conflitto di interessi in cui si trovava essendo lo Studio Belluzzi indicato nel sito della società quale collaboratore professionale ‘of counsel’ e dalla cui attività – inconcludente secondo la governance successiva – emergeva per Aerdorica un costo di 220mila euro oltre a 679mila euro richiesti dalla società per il compenso relativo al buon esito della trattativa di privatizzazione”. Trattativa mai perfezionatasi essendo stata condotta contro le procedure stabilite dall’Enac. La relazione prosegue con l’elenco di altre decisioni che avrebbero fatto sprofondare i conti di Aerdorica durante l’era Belluzzi: assunzioni per inquadramenti di alto livello, ulteriori consulenze e convenzioni.

LA SITUAZIONE ATTUALE. “Tutti atti di mala gestio − si legge nella relazione − che hanno contribuito a depauperare il patrimonio sociale di Aerdorica”. Una lancia spezzata in favore dell’attuale governance che “presentatasi in discontinuità con le precedenti ha intrapreso atti al fine di tutelare il patrimonio di Aerdorica”. Un cambiamento che però non ha ancora portato Aerdorica nella zona salvezza. La società che gestisce il Sanzio si trova con la richiesta di concordato preventivo, scelta come exit strategy dal possibile fallimento e dopo un bando di privatizzazione andato deserto, ed un piano di risanamento 2017/2022 ancora impraticabile visto il mancato trasferimento da parte della Regione (socia di maggioranza dello scalo con l’89,38%) dei 20 milioni necessari alla ricapitalizzazione. Ad impedire l’immissione di risorse nelle casse di Aerdorica la Commissione europea, chiamata ad esprimersi sulla natura dell’investimento. È da considerarsi aiuto di Stato? Sì secondo Airiminum, la società che gestisce l’aeroporto Fellini di Rimini, che ha presentato ricorso proprio alla Commissione europea per opporsi al finanziamento regionale.

I SINDACATI. Commissione ancora in silenzio, mentre i sindacati lanciano l’appello a tutta la politica marchigiana ed ai parlamentari del territorio che verranno eletti per sbloccare situazione e soldi. «Deve essere garantita la continuità operativa e lavorativa dell’aeroporto delle Marche e della sua società di gestione − affermano in una nota congiunta Filt-Cgil, Fit-Cisl e UliTrasporti −. Poiché i lavoratori di Aerdorica, in questa vicenda, sono stati coloro che hanno maggiormente sopportato e collaborato al compimento del piano di risanamento avviato dall’amministratrice unica, realizzatosi attraverso la riduzione dei salari e la maggiore flessibilità negli orari, sembra corretto sottolineare come, dopo tanti sacrifici, sia improponibile far sfumare la risoluzione della vertenza. Si chiede pertanto un’azione determinata ed incisiva volta all’approvazione e all’autorizzazione del finanziamento alla ricapitalizzazione da parte dell’Ue. I lavoratori la loro pare l’hanno fatta; ora spetta alla politica mettere in campo tutte quelle azioni corali e senza distinguo volte a portare a casa l’ok della Commissione europea. Si sollecita − concludono le tre sigle − un’azione corale di tutte le istituzioni e delle forze politiche per evitare una catastrofe infrastrutturale con gravi ripercussioni sul lavoro diretto e indiretto (circa 400 unità lavorative tra forze dell’ordine, addetti alla logistica, Enav, e società di servizi)».



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