Matteo Renzi cita il duello di Pesaro per commentare la debacle del Pd in queste elezioni politiche. Durante il suo intervento, con cui ha annunciato di voler lasciare la guida del partito dopo la formazione del governo, l’ex premier ha indicato il duello Cecconi-Minniti come “simbolo” di questa campagna elettorale. Andrea Cecconi, deputato uscente del M5S, ha ottenuto la rielezione alla Camera in ben due collegi: nell’uninominale di Pesaro, battendo il candidato del Pd, il ministro uscente Marco Minniti, e nel plurinominale Marche Nord Ancona-Fano-Pesaro. Peccato che Cecconi già dai primi di febbraio ha interrotto la campagna elettorale e ha annunciato che si sarebbe dimesso, se fosse stato eletto, perché colpito dal caso “rimborsopoli” all’interno del M5S. Nelle ultime ore si sono perse le tracce di Cecconi, che ha cancellato i suoi profili social e non ha rilasciato dichiarazioni. “Il candidato del M5S, per definizione degli stessi M5S impresentabile, quel candidato scappato dalla campagna elettorale, andato in vacanza perché considerato impresentabile, è riuscito ad avere la meglio contro ogni valutazione di merito sul ministro Minniti – ha dichiarato Matteo Renzi -. Minniti ha saputo cambiare la percezione del problema dell’immigrazione, lasciato in eredità dal mio governo a Gentiloni, e ha cambiato anche la sostanza della soluzione del problema, con un lavoro che gli viene riconosciuto anche dagli avversari. Se ci fate caso, quello che è successo a Pesaro è il simbolo di questa campagna elettorale, sulla quale dovremo riflettere a lungo” ha aggiunto Renzi.
Cecconi vince il duello con Minniti e sparisce: polemica sul deputato che ha promesso le dimissioni
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