Approvato con i soli voti della maggioranza il bilancio 2018-2020 del Comune di Osimo. Un dibattito non prolisso che già a metà mattinata, nella Sala Gialla, nelle battute finali di votazione oggi ha portato le minoranze, dal M5S alle liste civiche (assente il gruppo misto e Territorio e Comunità), ad esprimere il proprio no alle somme tirate sui conti pubblici. Secondo l’amministrazione Pugnaloni racchiudono un tesoretto di 5 milioni di euro per investimenti in nuove opere pubbliche e una forte diminuzione del credito di dubbia esigibilità, grazie alla lotta all’evasione. “Un bilancio improntato al Sociale – ha ricordato il sindaco Simone Pugnaloni- con l’assistenza ai disabili per far partire subito dal prossimo settembre, l’assistenza scolastica anche a casa, per la gestione dei Centri Aquilone. L’amministrazione investirà inoltre 50.000 euro per borse lavoro. A breve sarà pubblicato il bando. Poi sono previste nuove assunzioni di dipendenti comunali, 3 nuovi vigili urbani, 3 istruttori amministrativi per la Ragioneria e di un nuovo ingegnere o architetto. Da quando sono sindaco mi sono reso conto che, purtroppo, la burocrazia rallenta molti iter. L’esempio arriva dalla rotatoria di Osimo Stazione che è i dirittura di arrivo dopo la richiesta di non so quante autorizzazioni”.
IL PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE – Le liste civiche hanno votato con la maggioranza invece il Piano delle Opere pubbliche e nel corso della seduta è stato anche approvato in via propedeutica anche quello delle alienazioni. Il sindaco ha ricordato che l’elenco degli investimenti è lungo e a corroborare i progetti sono arrivati anche i 3 milioni di euro dal Cipe per il completamento della riqualificazione della Sp Valmusone. Il Piano delle opere pubbliche 2018-2020 prevede 207.000 euro per la ristrutturazione Palazzo Comunale, 300.000 euro per il rifacimento campo Santilli, 300.000 euro per gli asfalti, 100.000 euro per il nuovo colombario San Giovanni, 120.000 euro per il II stralcio del mercato coperto, 130.000 euro per il loggiato comunale, 200.000 euro di adeguamenti antincendio per gli impianti sportivi, 465.000 euro per la Sala auditorium ex cinema Concerto, 440.000 euro per la ristrutturazione Palazzo ex Eca, 500.000 euro di importo totale diviso per classi di intervento riguardanti manutenzione per scuole, strade, fossi, verde, aree ludiche, cimiteri (nuovo parcheggio cimitero Santo Stefano) impianti sportivi, patrimonio e informatica. A queste opere si aggiungono i lavori già finanziati nel bilancio 2017 che riguardano 280.000 euro di ampliamento dell’asilo di San Sabino, 150.000 euro del parcheggio della scuola di Passatempo, 264.637 euro di restyling per la pista atletica, 133.000 euro del parco urbano Osimo Stazione, 1.000.000 euro del II stralcio del By pass di Padiglione (strada MC Neil/via di Jesi), 120.000 euro per la pista ciclabile a Campocavallo e 198.000 euro per l’ampliamento del Cimitero San Biagio. Il sindaco ha precisato che “siamo in fase finale per la rotatoria Osimo stazione e progetto Fondo immobiliare Miur (costruzione nuova scuola primaria a Campocavallo e nuova media a San Biagio). A breve fortunatamente partiremmo anche con gli asfalti 2017 per 500 mila euro”.
IL VOTO DELLE LISTE CIVICHE – Dino Latini, ex sindaco di Osimo, oggi consigliere comunale di minoranza delle liste civiche, durante il suo intervento in aula ha elencato le diverse “cose che non funzionano nel nuovo bilancio. Abbiamo votato il Piano delle opere pubbliche – ha spiegato- perché è positivo costruire per la città. Ma contestiamo il fatto che i fondi per la realizzazione di alcune nuove opere sono assunti con la vendita, anzi la svendita di Astea Energia. Molte opere inoltre sono al palo, ad esempio il loggiato di palazzo comunale. E non si dica però che è colpa della burocrazia, oltretutto di quale burocrazia? Non strumentalizziamo: il mio richiamo è quello di assumersi le proprie responsabilità”. Per Latini inoltre c’è “un bilancio formale” ma alcuni capitoli e poste sono “estremamente limitati per introiti finanziario e questo porterà i cittadini a fare una valutazione negativa dopo l’annuncio di servizi che con quelle somme non si potranno realizzare”. Latini ha ricordato anche il pasticcio degli accertamenti Tari inviate alle 260 aziende prima di Natale. “Questo bilancio non tiene – ha rimarcato il consigliere delle liste civiche – perché non prevede la necessaria copertura finanziaria per raggiungere il minimo indispensabile di alcuni servizi. Chi si mette poi a regime dopo 4 anni, sull’assistenza domiciliare scolastica solo perché nel maggio 2019 andremo a votare. Certo positivo ma segnala anche con grande evidenza la mancanza di quello che si è fatto in precdeenza, l’incapienza di tutti gli altri servizi che toccano i diversamente abili, gli anziani lasciati soli. Si parla di impegno del Sociale, si annuncia qualcosa di più grande quando invece è una cosa formale. Il finanziamento delle borse di studio? Era già destinato alle imprese, quindi nulla di nuovo se non una destinazione diversa tra le colonne di bilancio”. Scelte che le liste civiche quindi non condividono. “La massima attenzione – ha chiosato Latini- avrebbe dovuto essere incentrata sulla famiglia che , invece, anche in questo bilancio è derisa, bistrattata, colpita dalla tassazione comunale, chiamata a pagare gli errori dell’amministrazione comunale”. Nel mettere in controluce il bilancio, Latini ha ribadito di non aver trovato “risorse destinate all’informatizzazione del Comune” , né fondi europei “utilizzati per abbattere le tasse, una tua promessa elettorale mancata” ha detto rinvolgendosi al sindaco.
IL VOTO DEL M5S – Anche David Monticelli, capogruppo del M5S, è tornato ad evidenziare “alcuni punti dolenti” del bilancio 2018-2020. “Conti chiusi con acrobazie – ha evidenziato – e costruito su progetti che non ci convincono, come quello per la realizzazione delle nuove scuole con il fondo del Miur. Sono acrobazie di un’epoca storica che speriamo termini presto”. Il consigliere pentastellato è tornato a criticare la “svendita di Astea Energia al cui tesoretto si attinge per asfaltare le strade. Il contributo, in termini di utili, che il gruppo Astea dava i propri soci, anche al Comune di Osimo, non ci sarà più nei prossimi anni. Quindi questo bilancio è stato costruito con il doping e questo ci preoccupa molto per il futuro”. E’ riemersa anche la battaglia dei 5Stelle sull’aliquota Imu. “C’è un contenzioso al Tar Marche bloccato dal 2008, avviato dal ricorso della Provincia di Ancona. – ha ricordato Monticelli- Avevamo chiesto di abbattere l’aliquota di questo tributo per i proprietari delle aree edificabili da declassare in agricole ma non c’è stata proprio volontà di farlo da parte di questa amministrazione. Capiamo che servono soldi per far quadrare un bilancio, ma non lo si può fare sulla schiena dei cittadini. Le risposte che riusciamo a dare ai cittadini sono deludenti. Ecco poi che perché le risposte nelle cabine elettorali sono di un certo tipo”. Monticelli ha rilanciato invano anche l’idea di introdurre il reddito di cittadinanza anche ad Osimo per 100.000 euro sull’esempio di Castelfidardo. “Ormai questa amministrazione comunale avrà un altro anno ancora di vita, ma cerchiamo di lanciare un messaggio di tipo economico, simbolico ed emotivo. – ha esortato il consigliere pentastellato – La vicinanza delle istituzioni si fa anche attraverso l’attuazione di misure che fanno sentire le persone meno sole”.
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