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Neonata trovata tra i rifiuti: è nata viva,
abbandonata nei cassonetti dopo la morte

OSTRA - Sono queste le prime risultanze dell'autopsia effettuata questo pomeriggio all'ospedale di Torrette dal professor Adriano Tagliabracci. La piccina sarebbe stata gettata via quando il suo cuoricino aveva già smesso di battere. Non è stata allattata o nutrita e il decesso sarebbe avvenuto nell'arco della stessa giornata in cui è stata data alla luce. Difficili le indagini, i carabinieri della compagnia di Senigallia hanno individuato una decina di siti tra Ancona, Pesaro e Perugia dove il corpo potrebbe essere stato gettato

L’impianto di rifiuti Cavallari di Ostra dove è stato rinvenuto il corpo della bambina

L’ospedale di Torrette

 

È nata viva, ha esalato dei respiri, poi è morta. È quanto emerge dai primi accertamenti autoptici svolti questo pomeriggio all’Istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Torrette sul corpo della neonata trovata ieri pomeriggio sul rullo da lavoro della Cavallari di Ostra, azienda che si occupa dello smistamento dei rifiuti delle province di Ancona, Pesaro e Perugia. Stando all’autopsia eseguita dal professor Adriano Tagliabracci e disposta dal pm Serena Bizzarri, la bimba sarebbe stata abbandonata da morta.  Dunque, è nata viva. Poi, per alcune complicazioni, sarebbe deceduta a poche ore dal parto. La piccina, il cui corpo al momento di venire alla luce era completamente formato, avrebbe vissuto al massimo un giorno. Nel camion dei rifiuti la piccina ci è arrivata quando il suo cuoricino aveva già smesso di battere, probabilmente per cause naturali. Il decesso potrebbe essere avvenuto il 14 marzo o addirittura il 13. Da quanto emerso, non sarebbe stata allattata o comunque nutrita. Sul cadavere non c’erano segni di decomposizione. Una piccola parte del cordone ombelicale, trovato sfilacciato, era rimasto attaccato al corpo. Dopo queste prime risultanze, è possibile che la procura modifichi l’ipotesi di reato iscritta sul fascicolo aperto contro ignoti: non più omicidio volontario, ma solo occultamento di cadavere. Gli accertamenti non avrebbero però sciolto completamente i dubbi sull’etnia della neonata. Molto probabilmente non è di origine europea. La pelle, infatti, non sarebbe di colore chiaro e riferibile all’area caucasica. Ipotizzabile pensare un’origine nordafricana o del sud est asiatico. Durante l’autopsia, dal corpicino – trovato in parte smembrato dato che al momento del ritrovamento da parte un operaio aveva già passato una prima fase di lavorazione assieme a dei rifiuti ingombranti – è stato estrapolato del dna che, eventualmente, verrà comparato con quello delle persone che potrebbero finire al centro delle indagini dei carabinieri di Ostra e Senigallia, coordinati dal capitano Cleto Bucci. I militari, nelle ultime ore, hanno individuato una decina di siti dove potrebbe essere stato abbandonato il corpo della piccolina. L’area è ampia e riguarda città della provincia di Ancona, Pesaro e in minima parte di Perugia. Il corpo della bimba è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Neonata morta tra i rifiuti: oggi pomeriggio l’autopsia

Neonata morta tra i rifiuti a Ostra: il cadaverino trovato da un operaio

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