Come annunciato, stamattina i sindacati hanno disertato l’incontro convocato a palazzo comunale di Osimo per discutere del trasferimento delle 8 educatrici del Nido Colfiorito e del dipendente della biblioteca comunale. “Noi abbiamo partecipato ad una assemblea sindacale, durante la quale si è ribadita la nostra ferma contrarietà al trasferimento. – scrivono in una nota le educatrici dell’asilo nido – Chiediamo perciò all’Amministrazione comunale di Osimo di riconsiderare la propria decisione e di trovare una soluzione che consenta di mantenere in organico il personale che negli anni ha dimostrato competenza, professionalità, senso di responsabilità e abnegazione al lavoro”.
Dopo la richiesta dei sindacati di istituire un tavolo di conciliazione per risolvere la vertenza con una mediazione importante, la Prefettura ha informato le parti della convocazione fissata per lunedì. “Per quanto ci riguarda non staremo certo con le mani in mano, e utilizzeremo ogni canale per favorire i contatti con l’Amministrazione. – ribadisce Andrea Raschia (Fp Cgil) che con i colleghi Giuseppe Cavezza (Fps Cisl) e Primo Gazzelli (Fpl Uil) sta seguendo le trattative – E non sarei meravigliato se la questione prendesse una piega diversa nelle prossime ore. A tal fine, proprio in queste ore, ho segnalato al sindaco provvedimenti di importanti enti locali che vanno nella direzione da noi auspicata per risolvere le problematiche aperte. Per non parlare dell’intervento del presidente della Asso che argomenta lucidamente le ragioni di criticità della discutibile operazione di trasferimento del personale educativo. Ragioni che dovrebbero consigliare l’amministrazione comunale a maggior cautela. Luigi Giacco si spinge oltre e, in modo lungimirante, pone all’attenzione generale le vere questioni con le quali tutti si devono misurare”.
Raschia lo ringrazia per le parole espresse “in modo pacato – sottolinea- In particolare, quelle parole sull’esperienza dell’Azienda che presiede devono farci riflettere. Un invito rivolto anche a noi. La Fp Cgil sente come un obbligo la ricomposizione di una forza Lavoro che vede oltre 150 persone distribuite in troppi contratti diversificati: un modo che ha finito per penalizzare e frantumare la rappresentanza, indebolendone la forza, e nel contempo riducendo diritti e spazi di contrattazione. Un campo che è nostra ferma volontà occupare al più presto. Ecco il senso del nostro impegno”.
Cessione educatrici Nido, Giacco: “Dipendenti con contratti diversi? E’ questo il vero problema”
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati