“A pochi giorni alla fine di Marzo ancora le amministrazioni Asur e Inrca non riescono a dare date precise e certezze ai lavoratori per rompere definitivamente quel cordone ombelicale che ancora unisce le due direzioni in una situazione che definire di stallo è dire poco. Tanta fretta da parte della politica di mettere una firma per vendere la sanità osimana e poi nessun rispetto per il personale e per l’utenza”. Milena Montesi e Stefano Tenenti dell’Unione sindacale di base puntano l’indice contro i ritardi nella definizione, ancora non del tutto ultimata, della fusione dell’ospedale di Osimo con l’Inrca di Ancona. “Con L’allegato n.12 della determina Asur 805/2017 si sono definite le attività sanitarie integrate in una fase transitoria che avrebbero dovuto garantire il mantenimento dei livelli assistenziali senza creare disagi alla popolazione almeno fino al 31 marzo 2018, ma le cose non sono andate così – sotto lineano i due rappresentanti sindacali – e ad oggi, sembra che ci sia da parte dell’ente in entrata il voler trattenere ulteriormente il personale infermieristico e tecnico nonostante un percorso fatto in precedenza con entrambe le direzioni per definire le date in cui far uscire i Dipendenti senza nulla di fatto”.
Secondo Usb il percorso è stato rispettato solo in parte dalla direzione Inrca “creando disagi notevoli per il mantenimento dei livelli assistenziali di quei servizi Av2 che rimangono in attesa di quel personale vincitore di mobilita straordinaria che si aspetta di essere spostato nei termini prefissati. Il tutto – proseguono Montesi e Tenenti – sta generando anche un problema medico legale e assicurativo non indifferente perche il personale Asur uscente lavora all’interno di un presidio che non è piu Asur ma Inrca. Il servizio di Radiologia Inrca Osimo viene garantito con il personale dell’Av2 gia in difficoltà a coprire i turni su tutto il territorio sud di Ancona. Nessun medico della Radiologia dell’Inrca Ancona ha mai messo piede ad Osimo. Il Pronto Soccorso a tutti gli effetti è Inrca, ma ancora gestisce tutta l’attività territoriale. Insomma la solita confusione della nostra sanità regionale senza la minima trasparenza nel fare le cose. Importante è che all’opinione pubblica passi che tutto va bene quando invece il tutto è il preludio di un vero fallimento”. La Usb Sanita Marche chiede pertanto il rispetto dei termini fissati per il 31 marzo 2018 con la determina 2018 “e che la direzione Inrca prenda completamente le redini e la gestione totale e completa del presidio di Osimo dando un taglio definitivo a questa situazione ingovernabile voluta dagli Amministratori.
Saranno tempi duri – preconizza l’Unione sindacale di base- perchè pare che l’Inrca dichiari addirittura un possibile esubero di personale. Alla faccia di chi ci ha definito un sindacato allarmista”. Domani intanto il direttore dell’Inrca, Gianni Genga farà il punto della situazione con il sindaco Simone Pugnaloni, ospite a palazzo comunale di Osimo.
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