Ne’ con il Pd del sindaco Simone Pugnaloni, né con le Liste civiche di Dino Latini, e tanto meno con il M5S che pure, per “trasparenza, spirito di servizio e novità”, presenta assonanze con il suo progetto, il ‘Progetto Osimo’. E’ talmente limpido nell’esporre la sua proposta politica, lontano da logiche e paradigmi partitici,che Achille Ginetti, 62 anni, medico, già assessore alla cultura e presidente del Consiglio di Osimo, non nasconde di volersi candidare a sindaco di Osimo, tra un anno, per le Amministrative 2019. “Lo farò sicuramente se maturerà il percorso di dialogo e confronto intrapreso dalla scorsa estate con un gruppo di osimani, molti dei quali giovani” racconta. Sono cittadini-elettori che non si riconoscono più nei simboli di partito, che sono intenzionati a rompere le vecchie liturgie e gli schermi degli antichi compromessi della politica, come ha tenuto a precisare il candidato in pectore, stamattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione.
“OSIMO RISCHIA DI DIVENTARE UNA MAXI FRAZIONE DI ANCONA” – “Osimo, come Falconara, rischia di diventare una maxi frazione nel sud dell’area urbana di Ancona, una città dormitorio. Il nostro Comune, oltretutto, vive un clima rissoso e incattivito, tra denunce, condanne penali. – rimarca il coordinatore di ‘Progetto Osimo’- Noi crediamo invece che il confronto debba essere pacato, tranquillo, rispettoso della dignità delle persone. Anche le opposizioni sono una risorsa per la maggioranza stessa. Dobbiamo quindi tornare ad essere una comunità coesa per far sì che Osimo ridiventi un centro di riferimento culturale, del settore delle attività produttive. Una città del futuro con un progetto a lungo termine, non solo per i prossimi 5 anni. Di questo progetto mi sono fatto portavoce e garante, anche in vista di una futura e auspicata candidatura a sindaco della città al termine di questo percorso di ascolto”.
“CORREREMO DA SOLI, SENZA ALLEATI” – Ginnetti è un osimano di adozione, uomo di cultura che non ha bisogno di presentazioni. E’ nato a Castorano, provincia di Ascoli Piceno, ma già da adolescente si era trasferito ad Osimo per giocare, come ala pivot, nella Robur Basket, al tempo in serie B. Qui si è sposato ed ha espresso il suo impegno civile. E’ stato anche presidente del consiglio dei governatori Lions. “Non ho necessità di soddisfare le mie ambizioni personali o il mio super-io perché sono già soddisfatti. – ripete- Oggi sento però di dovermi mettere in gioco. Mi sento per Osimo come un figlio adottivo che ama i suoi genitori adottivi. Amo questa città che mi ha dato molto dal punto di vista familiare, culturale e amministrativo. Questo significa, in sostanza, il nostro progetto: spirito di condivisione senza barriere partitiche per un progetto di buona politica che si ispira ai valori della legalità, giustizia sociale, meritocrazia e della trasparenza che non sono parole vuote. Possono partecipare al nostro progetto tutti, anche chi proviene da altre formazioni partitiche, chi ha avuto incarichi amministrativi. Nessuno di noi cercherà ricadute personali, decidendo di parteciparvi. Per ora abbiamo creato gruppi di lavoro ma organizzeremo degli eventi pubblici per coinvolgere, dialogare e ascoltare i cittadini”.
“C’E’ UNA PRATERIA DI CITTADINI CHE NON SI SENTONO RAPPRESENTATI” – Un’idea ambiziosa e difficile da realizzare in uno scenario politico fluido anche nella città dei senza testa. “Ne siamo consapevoli e immagino che sarò visto come un Don Chisciotte. – ammette Ginnetti – Ma tutti noi siamo fermamente convinti che questo clima di cattiveria generalizzata, le regole della politica del favore, vadano spazzate via. Manca poco più di un anno alle elezioni comunali e siamo partiti per tempo perché vogliamo parlare con chiarezza a tutti. Speriamo di riuscire a formare una o due liste elettorali che non si alleeranno con nessuno della altre formazioni politiche in campo. Questo lo sottolineo fin da ora perché noi siamo qualcosa di nuovo. Al ballottaggio poi, vedremo. C’è una prateria ad Osimo di elettori che non si sentono più rappresentati dagli attuali partiti in campo. Noi cercheremo di occupare in maniera seria una parte di questa prateria, con passione e tanto impegno”. I temi attorno a quali verrà costruito il programma ruotano attorno allo sviluppo di Osimo, dalla sanità, all’urbanistica, all’impresa anche dei mercati di nicchia, dal turismo alla cultura, alla valorizzazione delle frazioni e poi “all’emergenza giovani osimani, oggi senza poli di attrazione o aggregativi” mette già in controluce il futuro candidato sindaco che definisce “uno sbaglio” l’aver sostenuto alla ultime Regionali il governatore Luca Ceriscioli (Pd). “E’ stato il mio unico sbaglio. Ho creduto in quello che diceva durante la campagna elettorale e mi sono candidato nella lista ‘Uniti per le Marche’. Ma sono rimasto molto deluso soprattutto per i provvedimenti presi in ambito sanitario. Io sono per una sanità interamente pubblica” rivela.
GLI ALTRI CANDIDATI – Achille Ginnetti è il primo potenziale ‘sindaco’ che ufficializza la sua candidatura per le elezioni comunali del 2019. In pista però c’è già fermento e si scaldano anche gli altri concorrenti. Il sindaco Simone Pugnaloni non disdegnerebbe l’avallo del Pd per il suo secondo mandato amministrativo. L’ex sindaco Dino Latini ha già annunciato che con i suoi movimenti si candiderà alla Comunali 2019. Sarà della partita anche il M5S che non ha ancora scelto il nome alla guida della lista. Restano poi da sciogliere le riserve e le incognite di Argentina Severini (Leu), del candidato di ‘Potere al popolo’ e di quello o di quelli del centro destra (correrà unito?)
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