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Ex Mattatoio, sfuma il bando di recupero
«Occasione persa dal Comune»

ANCONA - Casa delle Culture e Altra Idea di Città criticano il mancato patrocinio della giunta al bando Culturability finanziato da Unipol, che metteva a disposizione fino a 50mila euro per ogni progetto di riqualificazione ad uso culturale di immobili in disuso

Una delle iniziative di Casa delle Culture, foto d’archivio

 

Ex Mattatoio, il Comune non concede il patrocinio a Casa delle Culture per partecipare al bando Unipolis, sfuma un finanziamento da 50mila euro per il recupero dell’area di Vallemiano. L’associazione e la lista Altra Idea di Città muovono le critiche alla giunta per aver perso l’occasione. Il bando Culturability scadrà domani venerdì 20 aprile, mettendo in palio finanziamenti e azioni di sostegno per la realizzazione di 6 progetti finalisti, ma in gara non ci sarà alcuna proposta di riqualificazione per l’ex Mattatoio. “Casa delle Culture ha visto nel Culturability una nuova possibilità: trovare risorse per riporre l’attenzione su una parte di città attualmente recintata, sotto utilizzata, lasciata al degrado e che invece potrebbe diventare un propulsore di innovazione, creatività e socialità e lo potrebbe diventare in maniera partecipata, ascoltando le istanze del territorio e provando ad intercettare una molteplicità di attori privati – si legge in una nota dell’associazione -. Come per tutti i bandi è necessaria una compagine di partner e fra i partner è doveroso mettere l’amministrazione comunale proprietaria dell’immobile. L’ amministrazione comunale ha negato il partenariato a Casa Culture, ha altri progetti per questi stabili che tutt’ora sono inseriti tra i beni alienabili. Ora il punto non è tanto il non aver voluto appoggiare la proposta di Casa Culture, quanto il fatto che non sia stato possibile creare un tavolo dove gli amministratori si siedano e si confrontino con le forze dell’associazionismo che lavorano sul territorio in un senso reale di partecipazione, un tavolo dove non venga esercitato il potere ma l’ascolto, dove le forze vive, le competenze e le professionalità che l’associazionismo contiene e sa produrre possano essere ascoltate, capite e messe a frutto”. Casa delle Culture invita infine tutti i candidati sindaco ad esprimersi sul futuro dell’intero quartiere di Vallemiano. Prima a prendere posizione è la lista Altra Idea di Città, con Francesco Rubini candidato sindaco.

Casa delle Culture a Vallemiano

“È economica, non solo politica, la questione del mancato sostegno, da parte della giunta Pd-Mancinelli, alle associazioni per progetti di recupero di edifici comunali abbandonati. Si tratta, infatti, non di semplici cittadini che si dedicano a passatempi oziosi, ma di enti e operatori del terzo settore, veri e propri soggetti economici attivi – si legge in una nota del movimento civico -. Il punto, allora, è: quanto è costato in termini, non solo di innovazione sociale, ma di crescita economica, negare a Casa delle Culture la collaborazione per il bando Culturability? In sette anni, dal 2011 a oggi, vincendo bandi regionali (bando “I luoghi dell’animazione”) e nazionali (bando “Funder 35”), i volontari di Casa delle Culture hanno fatto circolare in città circa 175 mila euro, dando lavoro a borsisti e volontari del servizio civile, tenendo aperta al pubblico, a costo zero per la collettività, una biblioteca di quartiere, con un risparmio di altre decine di migliaia di euro per un servizio educativo di prossimità, essenziale in qualsiasi società civile. Altrettanti soldi sarebbero potuti arrivare dalla fondazione Unipolis, che con Culturability sostiene progetti innovativi in ambito sociale, con particolare attenzione al recupero di spazi industriali in disuso, quali l’Ex Mattatoio comunale, dove ha sede Casa delle Culture. Insomma, il Terzo Settore, nel capoluogo delle Marche, porta risorse ma non è rappresentato dalla giunta al potere, nonostante le ripetute richieste. Questo è ciò che ci dice, in realtà, il comunicato delle quindici associazioni socie di Casa delle Culture che segnalano, sconsolate, il diniego della giunta Pd Mancinelli alla loro richiesta di partenariato per Culturability. Analogo discorso – continua Altra Idea di Città – vale per il bando di gestione dell’edificio Ex Mutilatini, andato deserto. In entrambe le occasioni emerge un dato sconfortante: l’incapacità dell’amministrazione comunale di confrontarsi e costruire percorsi condivisi con il Terzo Settore, che, lo ricordiamo, non è composto solo da cooperative ma anche da associazioni e altre organizzazioni non-profit. Quanto costerà ai cittadini e agli operatori di Portonovo la mancata realizzazione dell’ostello che sarebbe potuto nascere nell’ex colonia dei Mutilatini, di cui peraltro il Comune manterrà la proprietà, quindi si rivaluterà? Un’Altra Idea di Città dà rappresentanza ai migliori operatori e cittadini volenterosi di riqualificare i tanti, troppi, spazi colpevolmente abbandonati, trasformandoli in risorse utili alla collettività e mantenendoli pubblici, quindi rivalutandoli”.

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