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Caso della mamma morta
vegliata dalla figlia disabile,
Latini: “Non seguite dal Comune”

OSIMO - L'ex sindaco delle liste civiche ricorda che i Servizi sociali, al tempo del suo mandato amministrativo, "10 anni fa avevano contribuito al funerale del marito e quindi sapevano della questione. Oggi la Asso viene sfruttata solo per manifestazioni di spettacolo e turismo"

Sala Gialla, i banchi con i consiglieri comunale delle liste civiche

“Il caso dell’anziana morta in casa e vegliata dalla figlia per molti giorni ci riapre il tema di come dover ripensare a tutto il Sociale. Sono cambiate completamente in pochissimo tempo esigenze e urgenze. Senza una piattaforma capillare di soggetti pronti a prevenire e intervenire, il rischio di sempre maggiori carenze dei servizi sociali è dietro l’angolo. Non si ha più conoscenza dei casi di difficoltà e non si mettono in campo soldi, strutture e servizi”. Lo spunto di riflessione arriva dal’ex sindaco-consigliere comunale Dino Latini e dalle sue Liste civiche.  “Nel caso della donna morta, 10 anni fa il Comune – spiegano i movimenti civici al governo di Osimo per 15 anni – aveva contribuito al funerale del marito e quindi sapeva della questione. Questa amministrazione politicamente ha sfruttato la Asso solo per manifestazioni di spettacolo e turismo, lasciando regredire ogni innovazione nel campo dell’aiuto alle persone in difficoltà a 20 /30 anni fa (non a caso dei 90 anziani assistiti nel 2014 ora ve ne sono 30), salvo i casi di progetti puramente partitici (destinati a rimanere tali). I servizi sociali del Comune poi sono schiacciati dalla mole di domande contingenti e quotidiane legate più a risposte di corto respiro che a un disegno di mappatura delle esigenze della povera gente (che molto spesso neppure vi si rivolge). Un fallimento profondo il sociale in Osimo, il cui tonfo risuona forte con questo ultimo caso, che ferisce la città ove l’aiuto alla persona dovrebbe essere motore trainante”.

l’ex sindaco di Osimo, Dino Latini (liste civiche)

La soluzione prospettata dalle Liste civiche è quindi quella di “rivoluzionare il tutto, sganciare l’assistenza alla persona, specie alla persona anziana che in futuro avrà sempre meno soldi (per il diminuire delle pensioni), dalla logica di servizi standard ormai superati anche per ciò che attiene al soggiorno presso le case di riposo, visto come ultimo salvagente della famiglia. I servizi sociali devono essere, con l’aiuto della polizia municipale, un costante appoggio quotidiano per chi soffre, con monitoraggi e prevenzioni innovativi e continui (con domotica, social, verifiche di persona) e una macchina organizzativa fatta di risorse umane adeguate, efficienti e formate. Invece di spendere tempo e risorse negli spettacoli prima di tutto l’indirizzo politico è dare una squadra di pronto intervento del sociale che faccia riconnettere le persone sole, anziane e in difficoltà con tutto il resto di Osimo. Poi vengono il teatro, le grotte e tutte le altre belle cose e manifestazioni che oggi invece occupano l’80% delle risorse per il sociale”.

Veglia la mamma morta da giorni sperando si risvegli

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