Sono iniziate questo pomeriggio gli accertamenti tecnici disposti dalla procura dorica per indagare sull’incidente avvenuto lo scorso aprile sul tetto della cisterna TK61 dell’Api. A svolgere le analisi per conto del pm Irene Bilotta saranno l’ingegnere Gabriele Annovi e Sergio Cozzutto, iscritto all’Ordine dei Chimici di Trieste. L’incarico ai due periti è stato ufficialmente affidato questa mattina, al terzo piano del Palazzo di Giustizia. Anche i sedici indagati (sono tutti dipendenti Api) hanno nominato un loro consulente: si tratta di Ubaldo Grassini di Novara, esperto conoscitore di impianti chimici e petrolchimici. Nessun perito, invece, per le oltre mille parti lese conteggiate dalla procura. Tra le “vittime” anche il Comune di Falconara con il sindaco Brandoni. Attraverso la consulenza, il pm tenderà a ricostruire in tutte le sue sfaccettature l’incidente del serbatoio e lo sversamento di benzene sul tetto della struttura. Saranno prese in esame le motivazioni dell’inconveniente, se poteva essere evitato, se tutte le premure del caso sono state adottate (soprattutto a tutela della cittadinanza) e se le esalazioni sprigionate per quasi una settimana possano aver avuto un impatto nocivo per il territorio interessato dalle emissioni. Gli accertamenti sono iniziati questo pomeriggio e andranno avanti per almeno un mese.
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