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Coltorti out dal governo:
«L’ho presa con filosofia,
darò una mano per Ancona»

POLITICA – Il senatore jesino escluso dall'esecutivo Conte all'ultimo minuto. “Toninelli è bravo, serviva una personalità più politica e meno tecnica. Con Agostinelli abbiamo sventato il rischio Uscita Ovest, ora cercheremo la soluzione più idonea al collegamento porto -A14”

Mauro Coltorti

 

In pole position per il posto da ministro delle Infrastrutture e Trasporti dallo scorso 3 marzo, fino all’ultimo minuto, Mauro Coltorti è uscito dal governo Conte praticamente solo alla lettura dei nomi dell’esecutivo da parte del premier attorno alle 22 di giovedì sera, quando al suo posto è stato fatto il nome di Danilo Toninelli. Con Coltorti, si allontana anche il ritorno delle Marche al governo: bisogna risalire al 1992 con il fabrianese Francesco Merloni per ritrovare un marchigiano al comando di un dicastero. “L’importante è avere gente di qualità. Se poi sono marchigiani o piemontesi non importa. E Toninelli è una persona in gamba e squisita” commenta Mauro Coltorti ai microfoni dell’agenzia Dire. Professore universitario a Siena di geomorfologia e geomorfologia applicata, eletto lo scorso marzo senatore nel collegio uninominale Ancona-Macerata, il 63enne jesino risponde di aver preso l’esclusione con “filosofia”. Sarebbe stato lo stesso premier Giuseppe Conte ieri sera a chiamarlo per comunicargli che non sarebbe stato ministro dopo che, per ore, tutti i media e lo stesso Di Maio in due occasioni lo avevano indicato al dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Toninelli ha contribuito a mettere in piedi il M5s – spiega ancora Coltorti -. Una personalità politica: coordinatore per il Senato del Movimento. È anche grazie a lui se siamo qui. Io, in qualità di docente, sarei stato una figura più tecnica ma un ministro può essere tecnico o politico. L’importante, in quest’ultimo caso, è che si circondi di persone capaci e competenti. E nel Movimento ce ne sono tante. Se verrò chiamato per dare una mano collaboreremo insieme e darò il mio contributo. Non vedo problemi. Deluso? L’ho presa con estrema filosofia. Non tengo alle poltrone. Ci occuperemo sicuramente delle Marche – continua Coltorti – anzi ce ne stiamo già occupando perché viabilità e infrastrutture sono fondamentali per rilanciare le aree colpite dal sisma. Una delle priorità e’ sicuramente il potenziamento del collegamento ‘Porto-Ferrovia-Aeroporto’. Oggi quando arrivano i traghetti ad Ancona in estate si paralizza la circolazione. L’Uscita Ovest era un progetto sbagliatissimo perché sarebbe passato nel pieno di una frana. Per fortuna anche grazie alla collega Agostinelli abbiamo sventato il rischio. Cercheremo la soluzione più idonea. Se il ministro mi chiederà di dare una mano mi metterò subito all’opera. Già sto collaborando con la nostra candidata sindaco ad Ancona”.

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