Con una benedizione di don Bruno Bottaluscio e un gesto sobrio e simbolico per sottolineare il passaggio di consegne tra Autostrade per l’Italia ai Comuni di Castelfidardo e Camerano, alle 12 in punto di oggi è stato riaperto al transito il ponte 167. Sono trascorsi quindici mesi dal crollo dell’impalcato in ristrutturazione sull’auto in viaggio sull’A14 dei coniugi Diomede che ne causò la morte. Proprio in memoria della coppia è stato deposto sul parapetto del ponte un mazzo di fiori.
Nessun rappresentante di Autostrade per l’Italia, in realtà, ha preferito partecipato alla “cerimonia” ristretta, né erano presenti i rappresentanti istituzionali della Provincia di Ancona o quelli del Comune di Spinetoli che erano stati invitati, mentre hanno presenziato gli operai della ditta Pavimental che ha effettuato i lavori, Ad accogliere il gruppetto di ospiti i sindaci di Camerano, Annalisa Del Bello, e di Castelfidardo Roberto Ascani accompagnato dagli assessori Calvani e Pelati . Tra il pubblico anche il consigliere comunale/provinciale di Osimo, Monica Bordoni, che in questi 15, lunghi mesi è stata in prima linea con gli attivisti del Comitato Salute e Ambiente di Osimo Stazione. Prima della benedizione don Bruno ha chiesto ai presenti di pregare per le due vittime ricordando che via Giolitti partendo da Castelfidardo collega la Ss 16 a Camerano e alla Direttissima del Conero, ed è è uno dei percorsi per raggiungere Loreto e la Santa Casa. “ERa un’antica via romana in cui insistevano pellegrini e monaci quando si spostavano dagli insediamenti sul Conero e dell’Aspio in direzione della Basilica di Loreto” ha rammentato il sacredote.
Anche i due primi cittadini hanno rimarcato che l’evento erano venato di tristezza per la morte di due persone che non sarebbe mai dovuta accadere. Il sindaco Roberto Ascani (M5S) ha ricapitolato l’impegno insistente della sua amministrazione per ottenere la riapertura dell’infrastruttura in tempi celeri e tutti i disagi che sono conseguiti dopo il crollo del vecchio ponte con la deviazione del traffico sulla Statale Adriatica, su Osimo Stazione e su via dell’Industria, asfaltata come via Giolitti dopo ripetuti e reiterati solleciti da Autostrade per l’Italia. “Dobbiamo pensare che la sicurezza non è mai troppa – ha evidenziato Ascani – e che questo sia anche un monito per il futuro a non tralasciare nessun dettaglio”. Anche la sindaca Annalisa Del Bello (Pd) ha riservato parole delicate alla memoria della coppia di Spinetoli che ha perso la vita sotto il ponte che ha ceduto sull’A14, sottolineando però che “quello di oggi è anche un giorno lieto, perché la strada, di per se’ è il simbolo del camminare e dell’incontrarsi. Questi 15 mesi sono stati un sacrificio enorme per le nostre comunità. Oggi restituiamo finalmente a tutte le nostre famiglie questo collegamento importante”. La consigliera provinciale Monica Bordoni è invece tornata a chiedere la deviazione del traffico pesante sulla Cameranense. “Speriamo che adesso ci siano le condizioni perchè questa questa richiesta sia agevolata – ha auspicato – Osimo Stazione ha pagato molto per la chiusura del ponte e in questi mesi abbiamo assistito a continui investimenti di pedoni e ad incidente stradali sulla Ss16 proprio per l’aumento del volume di traffico sulla Ss16”.
Il primo veicolo in assoluto ad attraversare il cavalcavia, stanattina è stata una vecchia Cadillac di un collezionista di auto d’epoca di Castelfidardo.
Per la riapertura del ponte si è congratulato in una nota anche l’assessore regionale Moreno Pieroni. “Come previsto e giá annunciato nei mesi scorsi, oggi viene riaperto alla circolazione il cavalcavia crollato sull’A14 a dimostrazione che le sinergie messe in campo tra Società Autostrade, Regione e Comuni interessati, sono risultate funzionali. Con il cavalcavia di nuovo operativo si risolverà anche il gravoso problema del traffico pesante che si è creato in conseguenza nel popoloso quartiere di Osimo Stazione» ha commentato Pieroni.
(servizio aggiornato alle ore 15,12)
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