La chiusura del negozio “Original Marines” di Piazza Dante esprimo la mia solidarietà ai proprietari e ritengo che sia senza dubbio un segnale che questa amministrazione debba cogliere. Nell’analizzare un fenomeno complesso come quello dei centri storici (dei piccoli paesi così come quelli delle grandi città) credo però che debbano essere considerate tante variabili, da quelle demografiche a quelle sociologiche a quelle (soprattutto) commerciali e di strategia di mercato”. L’assessore Michela Glorio è convinta che la grande crisi scoppiata nel 2008, ma anche i cicli economici introdotti della globalizzazione, abbiano, per contraccolpo, trasformato le abitudini dei consumatori, le vetrine dei negozi al dettaglio e quindi il volto delle città. Il tutto a vantaggio delle periferie dove regnano incontrastati i centri commerciali. Un processo storico a cui non si è sottratto nemmeno il centro di Osimo che nel corso dell’ultimo decennio ha registrato fenomeni di ‘involuzione’ del commercio tradizionale a favore della crescita di operatori collegati alla ristorazione e all’accoglienza come i B&B, più in linea con le esigenze del nuovo turismo, spesso low cost.
Assessore, la chiusura di Original Marines purtroppo è qualcosa di già visto nel centro storico di Osimo…
“Da quello che ho capito si tratta di uno spostamento di flussi da un negozio in centro storico a negozio ubicato in un centro commerciale del territorio limitrofo e non di un calo dei flussi. A livello nazionale i dati e le esperienze ci dicono che di-fronte alla concorrenza generata dai centri commerciali non c’è centro storico che tenga soprattutto quando si tratta di prodotti standardizzati e/o catene in franchising. Nel momento in cui viene meno la possibilità di far leva sulla diversificazione del prodotto, sul prodotto tipico/certificato, a chilometro 0, di qualità, artigianale etc la battaglia tra centri commerciali e centri storici diventa ancora più dura. Non conosco le ragioni delle scelte aziendali della proprietà mi dispiace, però, leggere questo attacco all’amministrazione e mi auguro che le questioni possano essere definite e discusse a mente fredda e con obiettività”.
Nell’analisi tratteggiata dalla direttore marketing del punto vendita sembra che ci sia stato poco coinvolgimento dei negozianti nelle politiche strategiche di questa amministrazione comunale negli ultimi anni. Si poteva far meglio per arginare il fenomeno della desertificazione del centro storico?
“Per quanto mi riguarda e, ad onor del vero, ricordo che nel 2014, il giorno dopo l’insediamento dell’Amministrazione Pugnaloni, assieme al sindaco e vicesindaco ho incontrato quasi tutti gli operatori economici del Centro Storico riuniti in Comitato (Commercianti Osimo Centro). I commercianti hanno da subito portato all’ attenzione della nuova amministrazione le criticità di un centro storico in forte sofferenza e lanciato proposte di rilancio. Quel Comitato, nel 2014, ha partecipato all’organizzazione del Programma “Osimo Estate 2014” e il rapporto tra Amministrazione e Comitato si è poi trasformato in un tavolo permanente di confronto e scambio sia sul programma estivo che sul programma di Natale. Tavolo a cui hanno sempre partecipato anche le Associazioni di Categoria apportando il loro contributo. Ricordo che la decisione di non rinnovare la pista di ghiaccio per il terzo anno consecutivo (a Natale) è stata una decisione presa di concerto all’interno del tavolo così come sono state decise congiuntamente le luminarie e l’allestimento natalizio oltre che il Programma degli eventi per il quale non mi risulta che questa amministrazione non abbia accolto proposte avanzate dal Comitato o dalle Categorie”.
Può essere stata penalizzante per il commercio del centro l’introduzione della multa al posto della multina per i ticket dei parcometri scaduti?
“Dal lato parcheggi credo sia bene ricordare che dal 2014 e con l’Amministrazione Pugnaloni è possibile parcheggiare al Maxi Parcheggio con 2 Euro al giorno (a fronte dei 1,20 euro all’ora come esisteva precedentemente). Inoltre, sono stati introdotti 30 stalli bianchi a disco orario, in zone centrali e prossime alle attività commerciali, ed è stata estesa la sosta di 30 minuti su tutti gli stalli presenti in centro dietro pagamento della prima ora. La multa di 40 euro è stata un’operazione molto sofferta, in primis, per l’Amministrazione tutta ma dovuta in base a sentenze di legge e ampiamente discussa con le categorie commerciali e gli operatori economici”.
C’è allora qualcosa che non ha funzionato nelle politiche dell’amministrazione comunale? La No tax area, ad esempio, è un’opportunità che continua a essere poco utilizzata?
“In effetti il bando sulla “No Tax Area” proposto per due anni consecutivi da questa amministrazione con l’obiettivo di incentivare gli operatori economici del centro storico che avessero aperto nuove attività, rinnovato i locali, ristrutturato e/o assunto nuovo personale non ha visto la partecipazione attesa; come abbiamo già anticipato durante uno degli ultimi tavoli permanenti, per i 25 mila stanziati nel bilancio 2018 abbiamo chiesto supporto alle categorie ma anche agli operatori economici stessi per costruire dal basso e in maniera partecipata azioni (e quindi bandi) che vadano a loro beneficio. Non è la prima volta che faccio appello agli operatori per costruire proposte condivise e partecipate ed è spiacevole che poi le critiche arrivino proprio da coloro che non vedo partecipare ai tavoli”.
I grandi eventi, le mostre di respiro nazionale, sono un altro punto che non mette d’accordo tutti. Il numero dei turisti, anche quelli diretti alle grotte, è sicuramente aumentato ma non tutto l’indotto sembra beneficiarne. Perché?
“Per quanto riguarda le politiche intraprese da questa Amministrazione è doveroso ricordare come si sia investito sul settore culturale ospitando mostre di pregio, che hanno portato ad Osimo migliaia di visitatori, e sul settore turistico, con l’apertura di nuovi tratti di grotte e stipula di accordi e collaborazioni con Comuni limitrofi e realtà private, che hanno aumentato sostanzialmente il flusso di visitatori. Politiche che hanno un impatto sulla città e soprattutto in centro storico. Le categorie commerciali sono state al nostro fianco in questi anni ed in particolare Confcommercio Marche Centrali ha partecipato ed investito sia nella programmazione annuale degli eventi natalizi che nei grandi eventi come le Mostre culturali realizzate da questa amministrazione negli anni. Chiudo con un’altra nota amara che mi porta a pensare se le Politiche e le azioni dell’Amministrazione siano ben comprese dalla città stessa. Ieri, lunedì, con mio profondo rammarico ho assistito ad un centro storico in cui non è stato possibile né pranzare né cenare e con difficoltà ho dovuto spiegare ai turisti presenti in città che per mangiare si sarebbero dovuti spostare fuori. Questo succede nonostante l’Amministrazione abbia deciso di erogare anche per quest’anno il contributo per i Dehors. Contributo che viene stanziato ormai per il 3° anno consecutivo”.
Negozi del centro in ginocchio, chiude anche Original Marines
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