La grande fuga dei negozi dal centro storico di Osimo, la crisi del commercio nelle città in generale, ha responsabilita’ diffuse secondo la Cna Zona sud di Ancona che, per voce del suo segretario Andrea Cantori, per invertire la tendenza invita ad avere coraggio e ad avviare azioni di grande sinergia tra commercianti e amministrazione comunale
I centri storici presentano, oggi come oggi, tante problematiche sulle quali le amministrazioni comunali sono costrette a lavorare con priorità. Osimo, quindi, non è un caso a sé. Cna partecipa spesso a tavoli di lavoro su questo tema ad Ancona, come a Castelfidardo, Osimo, ecc., per affrontare proprio questioni legate alla crisi del commercio nel centro. Ogni situazione ha la sua specificità e occorrono quindi soluzione diversificate. Le recenti polemiche sul centro storico di Osimo hanno, a nostro giudizio, molteplici responsabilità da dividersi in parti uguali. In primo luogo, Cna ritiene che l’amministrazione comunale non ha avuto il coraggio di percorrere una strada che abbiamo suggerito con forza: quella di una sinergia stringente per sviluppare calendari di eventi in comune con Castelfidardo e Loreto. Come si può, infatti, pretendere di contrastare i calendari estivi e natalizi di una città come Ancona che sta cannibalizzando le presenze dell’area vasta? Solo ed esclusivamente attraverso un massa critica, in termini di investimenti, fatta di concerto tra i principali comuni di zona. Costruire un unico calendario dove, alternando le giornate tra Osimo, Castelfidardo e Loreto, vi siano eventi di qualità e una diffusione e pubblicizzazione unitaria: questa èa la strategia proposta più volte dalla Cna di zona ai tre comuni. Un appello caduto nel vuoto che al massimo ha visto piccole sinergie (sicuramente condivisibili ma non sufficienti) per i biglietti per visitare le Grotte di Camerano o per organizzare qualche pullman per la riviera del Conero. Si sono invece create tensioni duplicando eventi di Comuni vicini, strategia sbagliata che ha portato soltanto ad acuire le problematiche di dialogo proprio con il comune che dovrebbe sentire maggiormente la responsabilità di costruire una rete dei Comuni della zona sud, un obiettivo ad oggi ampiamente fallito, perpetuando una triste tradizione del passato.
Infine i parcheggi: durante la discussione sulle multine, il nostro documento aveva tentato di realizzare più parcheggi bianchi ad alta rotazione. Anche qui però esigenze di bilancio hanno creato la necessità di non accogliere la nostra richiesta. D’altro canto, però, noi stessi siamo stati testimoni della volontà di alcuni commercianti di non replicare alcune iniziative durante il Natale che, secondo gli stessi commercianti, attiravano soltanto “ragazzi”, mentre il vero obiettivo era richiamare in centro le famiglie. Ebbene, il risultato di questa opposizione agli eventi natalizi è stato di non avere né le famiglie né i ragazzi. La Cna è stata una delle poche associazioni ad esprimere dubbi sulla strategia del Natale 2017, inascoltata come per la sinergia con i comuni proposta durante le riunioni. Le responsabilità vengono anche dalle passate amministrazioni. Qualcuno ha ricordato infatti i tanti centri commerciali aperti in questa area, che alla fine hanno messo in difficoltà tutto il commercio. Eppure chi ha memoria sa bene che quando si presentò il piano regolatore che portava Osimo a 40.000 e passa abitanti con un costruito che ha messo in crisi il mercato immobiliare e sfruttando la fame di aperture dei centri commerciali, l’unica associazione di categoria che presentò osservazioni al piano e che si oppose fu la Cna Forse se qualcuno si degnasse di ascoltarci, oggi non saremmo in una difficile situazione come quella denunciata.
Andrea Cantori,
segretario CNA Zona Sud
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