Punto nascite di Fabriano, la battaglia di associazioni e cittadini rischia di infrangersi contro il parere negativo di Roma. Così denuncia il governatore Luca Ceriscioli, intervenendo in assemblea regionale sulla questione per informare i consiglieri che una settimana fa dal ministero della Salute “è giunto parere negativo alla nostra richiesta di deroga alla chiusura del punto nascita di Fabriano”. La struttura, infatti, è in funzione in deroga alla legge regionale che prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti all’anno. Il parere negativo del ministero rischia però di rendere illegittima la deroga e perciò il presidente della giunta regionale ha continuato dichiarando di aver già inoltrato un appello al ministro della Salute Giulia Grillo. “Il sistema sanitario regionale si e’ assunto in questi due anni l’onere di tenere aperto il Punto nascite poiché questo costituisce un importantissimo presidio per l’entroterra marchigiano – spiega Ceriscioli – garantisce un servizio di presa in carico per la donna in gravidanza in prossimità dei centri abitati più isolati in un territorio già durante colpito dal terremoto. Chiudere il punto nascita di Fabriano costituisce un danno ed un impoverimento per le comunità della nostra montagna. Rinnoviamo l’appello al ministro perché il reparto di Ostetricia possa continuare a dare alle mamme e i bambini la tranquillità di accedere ad un servizio in prossimità delle loro residenze. Senza l’esplicita deroga la Regione sarà costretta a chiudere il punto nascita” è la conclusione che non lascia dubbi di Ceriscioli. Le parole del governatore provocano la reazione del gruppo M5S.
“Peccato che lo stesso presidente abbia erroneamente attribuito il parere sfavorevole al Ministro della Salute, Giulia Grillo, quando in realtà tale parere è stato espresso non dal ministero ma dal Comitato Percorso Nascita nazionale – ribatte la consigliera regionale Romina Pergolesi -. A deliberare nel merito è il Comitato Percorso Nascita Nazionale, sulla base della documentazione inviata dalla stessa Regione: in questo momento, stiamo verificando che cosa sia partito dalla Regione, quali dati siano stati inviati al Ministero, per ricostruire interamente e con chiarezza la vicenda” conclude la portavoce M5S e componente della commissione sanità. “Verificheremo gli atti”, continua Pergolesi, “e andremo ulteriormente a fondo della vicenda per garantire tutta la sicurezza possibile ai cittadini e alle future mamme in particolare: Fabriano è una zona colpita anche dal terremoto, le infrastrutture attuali sono insufficienti e non garantiscono la tutela della salute della mamma e del bambino in casi di emergenza”.
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Che schifo che me fanno ‘sti due.
Un comportamento anti-italiano così manifesto fa ribrezzo!