Il gruppo consiliare Liste civiche di Osimo torna all’attacco per la riapertura della farmacia ospedaliera della città, chiusa dal 1° gennaio scorso. Ad un mese dall’approvazione dell’ordine del giorno in Consiglio comunale per il ripristino del servizio, nulla è cambiato, con i pazienti che utilizzano farmaci dispensati solo da farmacie Asur costretti a recarsi ad Ancona. «Che la fusione dell’ospedale di Osimo con l’Inrca abbia portato disservizi è sotto gli occhi dei cittadini e uno di questi è stata la chiusura della farmacia all’interno dell’ospedale − sostiene in una nota il gruppo consiliare −. Abbiamo pertanto portato in consiglio comunale (sollecitati da diverse persone) una richiesta ben precisa per evitare un ulteriore disagio per quei pazienti che hanno bisogno di farmaci che vengono dispensati solo dalle farmacie ospedaliere dell’Asur e che l’ospedale di Osimo non dispensa più dal 1 gennaio. Come spiegato nell’ordine del giorno i pazienti che fanno uso di alcuni farmaci per patologie cardiovascolari, osteoporosi, malattie oncologiche, si sono visti costretti ad andare ad Ancona, al Crass (ex manicomio) per avere tali farmaci che cronicamente debbono essere assunti. Il Consiglio comunale si è espresso a favore della nostra richiesta di riapertura della farmacia dell’ospedale di Osimo. Aspettiamo pertanto fiduciosi e con massima attenzione che ciò avvenga quanto prima».
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