E’ stato messo quasi del tutto a punto il documento di sintesi sul diritto alla salute e tutela dell’ospedale di Fabriano e del suo Punto nascite. La commissione consiliare tornerà a riunirsi il 4 settembre per formalizzarlo e portarlo poi all’attenzione del consiglio comunale aperto del prossimo 27 settembre a cui sono stati invitati a partecipare il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli con il presidente della commissione regionale sanità Volpini e il direttore dell’Asur Area Vasta 2. L’obiettivo è la riqualificazione del punto nascita in area montana per superare le direttive del decreto Balduzzi che fissa la soglia tra i 500 e i 1000 parti annui. L’Ostetricia del ‘Profili’ è reparto-eccellenza che potrebbe allargare il suo bacino d’utenza nell’area montana ma che oggi registra meno di 500 nascite l’anno ed ha gli organici del personale in sofferenza. La maternità è infatti carente di guardia ostetrica e pediatrica per completare l’organico e garantire parti in sicurezza alle gestanti. Diventa prioritario assumere personale per ottenere la deroga ministeriale e allontanare lo spettro della chiusura. Su questi contenuti punta il documento che torna a chiedere garanzie per la copertura totale del personale mancante. E’ proprio il depauperamento di figure mediche specialistiche che ha innescato l’ultima polemica del sindaco Gabriele Santarelli (M5S) nei riguardi dei vertici politici regionali, colpevoli, a suo giudizio, di aver presentato una “falsa” domanda di deroga per il mantenimento della Maternità di Fabriano, sottolineando proprio come il presidio ospedaliero non sia, ad oggi, in linea con gli standard richiesti dal ministero. Oggi la replica del governatore democrat delle Marche non ha tardato ad arrivare.
“La Regione Marche è in prima linea per risolvere la questione pediatri a Fabriano. La richiesta fatta al Ministero è legittima e la ricerca del personale è una priorità. Per l’Area vasta 2, negli ultimi tre anni, sono stati espletati due concorsi a tempo indeterminato rispettivamente con 15 e 9 pediatri collocati in graduatoria. – ha rimarcato Luca Ceriscioli nella sua nota stampa- Di tutti questi 7 hanno accettato e sono stati assegnati alla pediatria di Fabriano, (2 hanno dato le dimissioni, 2 si sono trasferiti , 1 assente per aspettativa). Sono state altresì conclusi anche 3 avvisi a tempo determinato rispettivamente con 3, 2 ,0 pediatri che hanno partecipato, di questi ne sono stati assunti per Fabriano 2 che successivamente sono diventati, con le procedure concorsuali, a tempo indeterminato. Da tempo si è evidenziata in Italia una situazione di carenza delle figure mediche specialistiche. L’attuale sistema italiano delle scuole di specializzazione in medicina, non garantirà – secondo gli esperti – un numero sufficiente di specialisti per il prossimo futuro”.
Il presidente Ceriscioli sottolinea infatti che “oggi i posti resi disponibili per le scuole di specializzazione sono complessivamente circa 6.500 l’anno, ma secondo le nostre stime ne sarebbero necessari almeno 8.500. In Italia (dato Eurostat 2016) abbiamo 295,55 specialisti per 100 mila abitanti e per i pediatri 28,34 per 100 mila persone questo dato è simile a quello europeo, la differenza dell’Italia è che qui sono previsti i pediatri di libera scelta che riduce notevolmente il numero di pediatri che si dedicano agli ospedali. A mancare sono soprattutto pediatri, medici di pronto soccorso, chirurghi, ginecologi e anestesisti”.
La regione non può decidere da sola sul futuro del punto nascite dell’ospedale di Fabriano ma in via preventiva deve ottenere il parere ministeriale. “Sono queste le ragioni per le quali si rende necessaria la deroga del ministro e la motivazione sui pediatri, criticità ampiamente nota al ministero, è assolutamente strumentale. – ha ribadito il presidente della Giunta regionale – Infine, a dimostrazione della nostra buona fede e chiara volontà di mantenere il punto nascita, siamo disponibili a delegare formalmente il sindaco di Fabriano per l’espletamento di un ulteriore concorso per l’assunzione di pediatri a tempo indeterminato, mettendo a disposizione le nostre strutture amministrative competenti. Mentre riflette sulla proposta invito il sindaco a attivarsi per ottenere dal ministero la necessaria deroga”.
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