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Bando periferie e polemiche,
anche i sindacati si uniscono al coro:
«I 50 milioni di euro vanno sbloccati»

DOPO I SINDACI e le Regione anche Cgil, Cisl e Uil scendono in campo per chiedere al governo di rivedere l'emendamento approvato al Senato per il Milleproroghe. Alla città erano destinati 12 milioni per la riqualificazione del centro fiere di Villa Potenza

Un’immagine del progetto per il nuovo centro fiere di Villa Potenza

 

«Piano periferie: ripristinare subito le risorse per riqualificare periferie e aree degradate delle città».  Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil esprimono una profonda preoccupazione per l’emendamento al decreto Milleproroghe, votato al Senato il 6 agosto scorso, che ha bloccato il finanziamento degli interventi per la riqualificazione delle periferie e delle aree degradate delle città, differendo fino al 2020 l’efficacia delle convenzioni firmate dallo Stato a dicembre scorso. «Tale scelta – spiegano i sindacati – avrà pesanti ripercussioni nelle Marche in quanto bloccherà finanziamenti statali per oltre 50 milioni di euro, mettendo in discussione importanti progetti di riqualificazione urbana che i Comuni di Ancona, Pesaro, Macerata, Fermo e Urbino hanno già messo in cantiere e parzialmente contrattualizzato e il cui valore complessivo supera i 70 milioni di euro». Per quanto riguarda Macerata, sono 12 i milioni bloccati, destinati alla riqualificazione del centro fiere di Villa Potenza.  «Occorre sottolineare – continuano Cigl e Cisl – che gli interventi di rigenerazione urbana e di contrasto al degrado delle città costituiscono azioni concrete di miglioramento della qualità della vita nelle città e rappresentano importanti occasioni occupazionali e di sviluppo locale. Riteniamo altresì fondamentale però aprire una discussione ampia e un confronto approfondito su tutto il complesso di opere pubbliche necessarie ai territori marchigiani, dagli interventi di ricostruzione nelle aree colpite dal sisma alle importanti opere di edilizia ospedaliera e scolastica, alle fondamentali opere infrastrutturali viarie, alle opere di messa in sicurezza del territorio, in un percorso di trasparenza e di partecipazione, che veda protagoniste le forze sociali e le comunità interessate, attraverso azioni di contrattazione territoriale inclusiva e di anticipo. Particolarmente significativi sono poi i temi della legalità, della qualità del lavoro e della trasparenza negli appalti di lavori e servizi pubblici: la tutela del lavoro regolare e sicuro e della concorrenza leale tra le imprese sono obiettivi prioritari da condividere al più presto attraverso la sottoscrizione di protocolli sugli appalti a partire dal protocollo in discussione da tempo con la Giunta regionale, rafforzando le norme contenute nel nuovo codice degli appalti che non deve essere assolutamente stravolto». Per queste ragioni, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil sostengono l’iniziativa dei sindaci e delle comunità interessate affinché vengano ripristinate subito tutte le risorse previste dal Piano periferie e chiedono ai parlamentari marchigiani e a tutte le forze politiche di modificare tali norme nella discussione del Decreto Milleproroghe che si svolgerà i prossimi giorni alla Camera. Contestualmente, chiedono alle istituzioni locali di aprire un confronto sul complessivo sistema di opere pubbliche necessario a garantire lo sviluppo delle Marche.



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